CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Uccise una donna a pugni: è già libero. La famiglia della vittima: «Vergogna»

Uccise una donna a pugni: è già libero. La famiglia della vittima: «Vergogna»

Cronaca - di Franco Bianchini - 5 Settembre 2015 - AGGIORNATO 5 Settembre 2015 alle 18:48

Quei pugni mortali. Il sangue. La tragedia. E ora la notizia che meno t’aspetti. «Abbiamo una famiglia che ha avuto un affetto strappato, non ha avuto un euro di risarcimento, perché l’interessato è stato giudicato incapace di intendere e di volere. Una famiglia che ha visto uscire di casa una donna e che cinque minuti dopo è stata uccisa a pugni. Chi l’ha uccisa ora è libero: come se fosse stato un meteorite a ucciderla».

L’ucraino uccise a pugni e ora…

È duro l’avvocato Fabio Belloni, legale della famiglia di Emlou Arvesu, filippina di 41anni, alla notizia che il puglie ucraino che la uccise a pugni il 6 agosto del 2010 a Milano è libero in quanto giudicato guarito dalla schizofrenia dai responsabili dell’Opg di Castiglione delle Stiviere (Mantova) dopo due anni e mezzo di permanenza nell’ospedale psichiatrico giudiziario. Era stato dichiarato incapace di intendere e di volere dal gup che aveva disposto la permanenze dell’uomo per cinque anni in un Opg, ma, come riportato da Il Giorno, l’uomo nel settembre dell’anno scorso è stato liberato e si trova ora in Ucraina. «È venuta meno la diagnosi di pericolosità – commenta Belloni – e ora è libero, mentre il marito e i figli della sua vittima, tra mille difficoltà, stanno cercando di ricostruirsi una vita, senza l’aiuto di nessuno».

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

5 Settembre 2015 - AGGIORNATO 5 Settembre 2015 alle 18:48