Sulla Riforma del Senato dalla Lega record di emendamenti: 82 milioni

23 Set 2015 16:28 - di Carlo Marini

Da parte del governo è giunta a Roberto Calderoli una richiesta per «incontrarsi e discutere». Lo ha detto ai giornalisti l’esponente della Lega che ha presentato 82 milioni di emendamenti, sulla riforma del Senato. L’esponente del Carroccio ha ribadito di essere «pronto a ritirarli se ci sono soluzioni» a tre questioni poste: funzioni del Senato, funzioni delle Regioni, autonomia finanziaria degli enti territoriali. Era stato lo stesso Calderoli, che è vice presidente del Senato, ad annunciare la quantità record di modifiche al testo: «Ho consegnato oggi 82.730.460 emendamenti alla riforma Costituzionale, in esame dell’Aula del Senato della Repubblica: per salvare la democrazia di un Paese è consentito qualunque mezzo, quindi anche questo». Per Calderoli, che si dice «quasi certo di aver battuto tutti i record, italiani e mondiali di emendamenti depositati», «è giusto, però, ora ringraziare anche le persone che mi hanno supportato, riconoscendone capacità e professionalità, a partire dal dottor Penna e tutto lo staff dell’ufficio legislativo del Gruppo Lega Nord e Autonomie del Senato».

Il Pd contro gli 82 milioni di emendamenti

La quantità record di emendamenti depositati dalla Lega ha preoccupato e spaventato la maggioranza. I milioni di emendamenti sono «una caricatura della democrazia, e anche un’offesa alla funzione parlamentare», ha detto la presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Anna Finocchiaro. Nel Pd si sono presi pure la briga di calcolare il peso, qualora gli emendamenti venissero stampati tutti: 824 tonnellate di carta. Cosa che comunque non avverrà, dato che è in Senato ormai viene digitalizzato tutto. Ancora più severo il giudizio della senatrice Laura Cantini della Direzione Pd: «La Lega prende in giro l’Italia. 82 milioni di emendamenti alla riforma del Senato sono una colossale perdita di tempo per le istituzioni, che conferma l’assoluta mancanza di serietà di Salvini e di Calderoli».  Insomma, per quelli del Pd sarebbe la Lega a prendere in giro l’Italia e non Renzi con la sua riforma che smantella il Senato.

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