Mosca: altro che “omini verdi”, se cade Assad l’Isis conquisterà la Siria

11 Set 2015 18:19 - di Antonio Pannullo

Mentre la Francia, responsabile dei raid aerei sulla Libia che hanno causato l’invasione di clandestini in Europa e particolarmente in Italia, «non ha ancora deciso se colpire o meno le postazioni Isis sul territorio siriano», come dice il ministro degli Esteri, Laurent Fabius, Russia e Iran continuano a fornire assistenza e materiale bellico al legittimo governo siriano alle prese con i terroristi islamici. «Sosteniamo Assad e il suo governo, perché se fossero rovesciati la situazione diventerebbe peggiore». Lo ha detto l’ambasciatore iraniano in Australia, Abdolhossein Vahaji, parlando con i media australiani, dopo che Sidney ha deciso di partecipare ai raid aerei della coalizione a guida Usa in Siria, oltre che di ospitare 12 mila profughi dal Paese. L’Australia, precisa l’Irna che riporta la notizia, intende attaccare in Siria soltanto l’Isis e non centri governativi o posti pubblici . «Se si fa cadere Assad, chi prenderà il suo posto?», ha chiesto l’ambasciatore. «Naturalmente saranno i terroristi dell’Isis che prenderanno il potere se Assad se ne va». Per questo Mosca «continuerà a fornire materiale bellico alla Siria per garantire la sua capacità di difesa nella lotta contro la minaccia terroristica», ha rassicurato il capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov. Mosca inoltre sostiene di svolgere regolarmente esercitazioni militari al largo della Siria in pieno accordo con il diritto internazionale. «Non ho informazioni sul loro programma, ma è ben noto che la nostra Marina tiene esercitazioni regolarmente lì, in stretta osservanza con le norme internazionali», ha ancora Lavrov, rispondendo ad una domanda sulle notizie di stampa relative ad esercitazioni navali e missilistiche russe in corso tra Cipro e la Siria.

Il Cremlino a Poroshenko: ma com’erano gli “omini verdi” che ha visto?

Intanto si registra una ennesima polemica tra Ucraina e Russia: il presidente ucraino Petro Poroshenko ha criticato il rafforzamento degli aiuti militari russi a Damasco sostenendo che «l’annessione illegale della Crimea da parte della Russia, che non ha avuto una immediata risposta forte dalla comunità internazionale, ha spinto il Cremlino ad un altro passo. Oggi i cosiddetti “omini verdi” (così come furono chiamati i militari in mimetica verde senza distintivi apparsi in Crimea, ndr) stanno sbarcando in Siria, istigando l’aumento della violenza nel Medio Oriente e provocando un ulteriore incremento del numero di rifugiati verso l’Europa». Pronta la risposta del Cremlino: «Che “omini verdi” ha visto Poroshenko in Siria? Questi? Questi così? O forse questi? O può darsi questi altri?. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha risposto con un ironico post su Facebook pieno di “faccine” – ovviamente verdi – al presidente ucraino. «Strano – ha scritto ancora Zakharova – che finora il signor Poroshenko non si sia indignato per i piccoli aeroplanini verdi della coalizione internazionale che bombardano il territorio della Siria indipendente senza chiedere il permesso a Damasco».

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