Invita gli amici a vendemmiare. Deve sborsare 20mila euro di multa per “lavoro nero”

28 Set 2015 15:04 - di Alessandra Danieli

Incredibile. Invita tre amici a vendemmiare nel suo piccolo podere e viene multato per «lavoro nero» dall’Ispettorato del Lavoro. È successo a Castellinaldo d’Alba, in provincia di Cuneo, a un pensionato di 63 anni, Battista Battaglino, accusato di evasione per aver coinvolto la compagna e tre amici a raccogliere i grappoli della sua vigna di un ettaro. Un rito festoso per produrre, come ogni anno, un po’ di vino da consumare in casa senza venderlo. Un po’ di vino da regalare agli amici, per sdebitarsi della fatica condivisa. In campagna si usa  così ma i gli inflessibili ispettori non lo sanno. E invece di andare a scovare gli assenteisti della pubblica amministrazione prendono di mira un contadino, colpevole di amare la sua terra. E di vendemmiare

Vietato vendemmiare

Ora il povero agricoltore, colpevole di vendemmiare in compagnia, dovrà sborsare 20mila euro di multa per lavoro nero: 3900 per ognuno degli amici, il resto per lui, accusato di utilizzare manodopera non dichiarata. Così hanno deciso gli uomini dell’Ispettorato del Lavoro, protagonisti del blitz, che hanno applicato la legge ignorando il clima conviviale della festosa vendemmia. «Stavamo raccogliendo l’uva, ridendo e prendendoci in giro perché in quelle vigne è anche difficile stare in piedi. Ad un certo punto siamo stati letteralmente circondati da carabinieri e funzionari dell’ispettorato del lavoro. Ci hanno chiesto i documenti e hanno redatto un verbale di denuncia per lavoro nero», racconta a la Stampa la compagna del pensionato, Ada Bensa.

Il sindaco: è assurdo

Ma quale caporalato, in campagna ci si aiuta così, commenta  il sindaco del paesino. «È assurdo che un uomo come Battista, che manda avanti questi pochi filari da solo, con grande sacrificio, venga additato come evasore. Sono terreni che erano già del padre, vigne che avranno 70-80 anni. Lui le cura tutto l’anno ancora con metodi vecchi, quelli di una volta. Non ha neanche i mezzi più moderni per coltivare e raccogliere, tutto viene fatto a mano. È pazzesco che debba pagare una multa del genere». Durissimo il commento del contadino-pensionato: «Basta, abbandonerò tutto, perché non serve lavorare tanto per questi risultati…».

 

 

 

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