Epilessia, nuove terapie: si può guarire anche con l’intervento chirurgico
Passi avanti contro l’epilessia, malattia che in Italia colpisce circa 500mila persone: grazie ad innovative metodologie di intervento chirurgico, infatti, oggi si può arrivare alla guarigione, per alcune forme, fino nell’80% dei casi. A fare il punto sugli ultimi progressi sono gli oltre 2.000 neurochirurghi provenienti da 105 Paesi e riuniti a Roma per il XV Congresso mondiale di neurochirurgia. ”Dall’epilessia si può oggi guarire non solo con i farmaci ma anche con la chirurgia – spiega il neurologo dell’Università La Sapienza di Roma e primario dell’Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia dell’Irccs Neuromed-Pozzilli Vincenzo Esposito – e in alcune forme della malattia si giunge alla guarigione del 70-80% dei pazienti operati”. Ma tante sono le innovazioni nel settore: emerge ad esempio per l’epilessia, sottolinea il presidente del Congresso Francesco Tomasello, ”un ruolo sempre più crescente della robotica, anche se questo non significa la sostituzione del chirurgo. La robotica è infatti guidata dall’uomo”. Presentata al Congresso anche una nuova tecnologia, nata in Israele, per il trattamento dei gliomi del cervello: ”Sono stati confermati i dati sull’efficacia di questo trattamento dell’epilessia e non è escluso – ha annunciato – che in un futuro non molto lontano possa essere applicata anche in Italia”. Tra le iniziative presentate, quella della Federazione mondiale di neurochirurgia che ha deciso di costituire una task-force di neurochirurghi volontari che andranno ad operare e supportare colleghi in aree disagiate. La World Federation, ha affermato Tomasello, ”sta infatti lavorando molto per portare aiuto in Africa”.