Don Mazzi ne fa un’altra: dedica la laurea all’assassino di un carabiniere
Dopo le polemiche su “Mamma Acido”, Don Mazzi ne fa un’altra: «Dedico questa laurea honoris causa in pedagogia al caso più brutto e triste del quale mi sto occupando in questi mesi: a Matteo Gorelli, il giovane toscano che nell’aprile del 2011 ha colpito a bastonate il carabiniere Antonio Santarelli poi morto». Don Mazzi, presso il polo didattico La Folcara dell’università di Cassino e del Lazio meridionale, ha ricevuto l’attestato per mano del rettore. Da 25 anni, infatti, è presente a Cassino la comunità Exodus. «Io credo nel recupero dei giovani che commettono errori – ha spiegato – ma pur dovendo scontare la pena, perché chi sbaglia paga, dovrebbero avere una seconda opportunità in strutture non carcerarie ma riabilitative».
Don Mazzi, Matteo Gorelli e la famiglia della vittima
Matteo Gorelli aveva aggredito due carabinieri a un posto di blocco nei pressi di Sorano, nel Grossetano. Il giovane si stava recando a un rave party con tre amici a bordo di una Renault Clio. Fermato al posto di blocco dai carabinieri Antonio Santarelli e Domenico Marino, con l’aiuto degli amici aveva colpito a bastonate i due militari. Ad avere la peggio era stato l’appuntato Santarelli, morto dopo un anno in una clinica per il risveglio.
Il gip concesse poi a Gorelli di lasciare il carcere per essere trasferito nella comunità di don Mazzi. Subito dopo, Claudia Francardi, vedova di Santarelli, ebbe uno sfogo. “Speravo che lo mandassero a fare servizio in una clinica come quella dove è stato mio marito per un anno per vedere con i suoi occhi quello che aveva fatto. La notizia della sua imminente uscita è stata un fulmine a ciel sereno».