La dissidenza cubana? Non è nell’agenda di Papa Francesco…

15 Set 2015 17:22 - di Giovanni Trotta
Un manifesto all'Avana

Si avvicina la visita del Papa a Cuba e si intensificano le polemiche sul regime castrista che da oltre mezzo secolo opprime i cubani. La Cuba che visiterà il Papa è «un Paese che vuole entrare nel futuro, ma rimane attanagliato da un discorso politico morto nel XX secolo», afferma infatti la blogger dissidente Yoani Sanchez, precisando che Fidel Castro rappresenta «esattamente l’opposto» di quanto promuove papa Francesco. «Bergoglio visiterà l’ex presidente Fidel Castro nella sua larga convalescenza. Il principale artefice di tante divisioni e dolori. Ma attenzione: “Non ti avvicinare molto, fratello Francisco”, afferma la Sanchez, riprendendo la poesia “I motivi del lupo” del nicaraguense Ruben Dario. «Quell’uomo e il potere a Cuba, aggiunge, rappresentano esattamente l’opposto di quanto il Sommo Pontefice vuole promuovere con le sue omelie e azioni». Il contesto cubano richiederà tutta l’abilità diplomatica di Bergoglio, precisa la Sanchez, ricordando che «una visita papale non cambierà Cuba» e che d’altra parte il Pontefice non deve caricare sulle proprie spalle le richieste degli undici milioni di abitanti dell’isola.

Il Vaticano: la dissidenza cubana non è in agenda…

Ma a quanto pare le questioni che riguardano la dissidenza cubana «non sono nell’agenda» della visita che papa Francesco compirà sull’isola da sabato prossimo, né lo sono incontri sul tema, ha spiegato in un briefing sul viaggio apostolico il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. Ma non è detto che il tema non entri nei colloqui con le autorità cubane. «Arrivano messaggi, informazioni, lettere che fanno presenti problemi – ha spiegato – e si tiene conto di questo. Dipende dalla saggezza delle persone interpellate. E non è detto che poi tali questioni debbano essere affrontate pubblicamente e con clamore. Vengono affrontate in colloqui – ha proseguito Lombardi -. A Cuba il Papa incontrerà certamente Raul Castro. Analogamente il cardinale segretario di Stato incontrerà personalità del governo. Magari se ne potrà parlare in queste occasioni, senza bisogno di trattarle in modi clamorosi. Ci sono appelli, soprattutto di carattere umanitario – ha ulteriormente sottolineato il portavoce vaticano -. La Santa Sede è abituata a trattare questi aspetti con discrezione, che è magari un modo più efficace di altri». Un incontro di Papa Francesco a Cuba con Fidel Castro «è del tutto verosimile: è prevedibile che ci sia nel corso della giornata all’Havana», ha aggiunto padre Lombardi. «Per ora non è in agenda ma è possibile – ha aggiunto -. Bisogna vedere quando e come poterlo fare». Il desiderio che il Papa incontri Fidel Castro è stato manifestato anche dal presidente Raoul Castro durante il suo incontro con il pontefice in Vaticano – ha detto ancora il portavoce della Santa Sede -. È abbastanza normale che ci sia».

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