Centinaia di liceali avvelenate dai talebani: «La donna non deve studiare»
Per la terza volta in una settimana un folto gruppo di studentesse e insegnanti di una scuola femminile afghana sono state ricoverate in ospedale nella provincia occidentale afghana di Herat con sintomi da avvelenamento. Lo hanno reso noto fonti del Dipartimento della Sanità provinciale. Altre due volte negli ultimi quattro giorni alcune centinaia di ragazze sono finite in ospedale dopo aver accusato perdita di conoscenza, vertigini, mal di testa e forti dolori allo stomaco. Questa volta è stato coinvolto il Liceo Baba Haji del quartiere di Jibril dove 98 allieve (tra i 12 e i 16 anni) e dieci insegnanti si sono sentite improvvisamente male ed hanno dovuto essere ricoverate in ospedale. Abdul Razaq Ahmadi, responsabile del Dipartimento della Pubblica istruzione di Herat, ha detto in una conferenza stampa che «è evidente che i nemici dell’Afghanistan non possono tollerare lo sviluppo della provincia di Herat, per cui per la terza volta in una settimana dobbiamo far fronte ad un caso di avvelenamento di studentesse». Nessun gruppo ha rivendicato l’operazione, ma secondo gli analisti esse sono realizzate da gruppi fondamentalisti islamici che si oppongono all’istruzione delle giovani.
Le scuole femminili da anni nel mirino dei talebani
Il fenomeno si ripete da anni in varie province afghane e anche del Pakistan. Mai rivendicato, esso viene attribuito a movimenti islamici fondamentalisti che si oppongono con tutte le loro forze all’educazione delle bambine e delle ragazze. E per impedire questa crescita sociale, spesso fanno esplodere rudimentali ordigni (ied) danneggiando gli istituti scolastici femminili. O altre volte provocano, come forse nel caso attuale, forme di avvelenamento inquinando acqua, cibo o disperdendo nell’aria gas di natura sconosciuta. Solo nel mese di giugno 2015, i media afghani hanno segnalato tre casi di avvelenamento di studentesse. Il 6 giugno scorso ad avere la peggio sono state decine di allieve di una scuola del distretto di Punjab nella provincia centrale di Bamyan. Il 13 giugno è stata la volta, ancora ad Herat City, del ricovero di studentesse del Liceo Istiqlal, mentre il 22 giugno 30 ragazze della scuola Band-i-Kosa nel distretto di Waras, nuovamente nella provincia di Bamyan, sono finite in ospedale con vertigini, lacrimazioni, mal di testa e vomito.