Bufera su Marino: «Cacciatelo, è pura follia che resti ancora sindaco»

30 Set 2015 14:26 - di Liliana Giobbi

Il Pd non sa più come difenderlo ma se lo tiene stretto per andare al voto. È bufera su Marino. Tutta l’opposizione è in campo, per arrivare alle urne e porre fine alla tragica stagione del sindaco di Roma. Dopo le parole del Papa «non so cosa occorra di più per le per dimissioni, solo l’arrivo degli extraterrestri», dice Matteo Salvini a Sky Tg24. «C’è bisogno di qualcuno che conosca Roma, che non sia stralunato, che voglia far fatica».

Non si placano le polemiche, bufera su Marino

«Il viaggio a Filadelfia del sindaco di Roma è un altro giallo a puntate su cui, ogni giorno, acquisiamo elementi nuovi», afferma il capogruppo di Fdi alla Camera, Fabio Rampelli. «Dopo la telefonata-burla a mons. Paglia è accertato che il Santo Padre sia furibondo per la bugia raccontata da Marino sull’inesistente invito da parte del Vaticano. Anche il sindaco di Filadelfia smentisce l’invito, così come nega di aver pagato le spese di viaggio e soggiorno. Infine, dal Campidoglio fanno sapere che a pagare sarebbe stata la Temple University. Marino quindi smentisce se stesso. Ma questo non risolve, semmai aggrava la sua posizione. Infatti per tenere la lectio magistralis presso la Temple University il sindaco di Roma si è fatto pagare un onorario la cui entità fin qui il Rettore non ha voluto svelare. Ma le spese per la rendicontazione della sua trasferta risulterebbero a carico del Comune perché il suo non è registrato come viaggio privato ma come “missione”. Quindi, i romani gli pagano il viaggio a Filadelfia e lui prende i soldi per conferenziare alla Temple University. Domande: tra i suoi tanti amici medici può farsi prescrivere da uno psichiatra la terapia per guarire dalla sindrome di Munchausen o pseudologia fantastica (patologia della menzogna)? Quante volte è accaduto fin qui che Marino abbia partecipato da sindaco a congressi scientifici registrati dall’amministrazione capitolina come “missioni”, quindi percependo onorari da chi lo invitava e facendo pagare le spese di viaggio ai romani? Pare ormai evidente che la soluzione dell’affiancamento del Prefetto sia già fallita e si debba velocemente procedere a quel commissariamento che Renzi si rifiutò di firmare per non decretare la morte del Pd romano. Interessi partitici sulla pelle della capitale. L’Anno Santo impone istituzioni affidabili».

Sempre più bufera su Marino. «Ormai quando si chiama in causa il primo cittadino di Roma non si parla più di Marino ma del “caso Marino”: questo sindaco non ne fa una giusta. È imbarazzante! Ma si vede che questo è quello che Renzi e il Pd vogliono per la Capitale d’Italia». Così, su Facebook, la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria. «E mentre il Giubileo si avvicina, Marino, dopo aver fatto perdere la pazienza ai romani, riesce addirittura ad irritare il Papa. Ora basta con questo stillicidio: che sia Marino ad andarsene o il Pd a dimissionarlo, a Roma si deve votare e il prima possibile», conclude

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