La politica pro-family di Nestlé: un modo per far dimenticare il latte in polvere?

3 Ago 2015 15:10 - di Adele Sirocchi

Incredibile ma vero: le multinazionali possono rivelarsi più avanzate degli stati nazionali nelle politiche pro-family. Un paradosso che viene in mente leggendo del piano varato alla Nestlé per aiutare neogenitori: 14 settimane di congedo a stipendio pieno per mamme e papà naturali o adottivi. Un piano per la protezione della maternità che sarà applicato  nelle sedi Nestlé di tutto il mondo indipendentemente dalle leggi nazionali e che funzionerà a pieno regime nel 2018 secondo i vertici aziendali.

Nestlé e la politica di conciliazione dei tempi

In Italia la Nestlé si è attrezzata da tempo per una politica aziendale di conciliazione dei tempi promuovendo il part-time in tutte le sue forme, proposto spesso come modalità di rientro a tutte le mamme dopo il periodo di maternità. Tutto ciò si affianca infine ad altre iniziative promosse dal gruppo come l’apertura di asili nido aziendali e la disponibilità al telelavoro. È possibile che Nestlé si stia muovendo in questa direzione per recuperare credibilità dopo che il marchio è stato oggetto di un poderoso boicottaggio: i consumatori rimproverano alla Nestlé la promozione del latte in polvere ai danni dell’allattamento naturale nel Terzo Mondo e la accusano di non seguire le raccomandazioni Unicef.

Il film denuncia contro la Nestlé

Accuse rilanciate dal film del regista bosniaco, Danis Tanovic, che nel 2002 ha vinto l’Oscar per il miglior film straniero con No man’s land. Il film racconta, tra fiction e realtà, la storia di Syed Aamir, un ex venditore di latte in polvere (Nestlé) pakistano, che attraverso seducenti tecniche di marketing convinceva più del necessario medici e famiglie a convertisi al latte artificiale a discapito del latte materno. Tigers è stato presentato in prima mondiale al festival del cinema di Toronto alla fine del 2014.

Le origine della Nestlé

Nel 1860 il farmacista Henri Nestlé sviluppò un alimento per i neonati che non potevano essere nutriti al seno a causa di particolari intolleranze. Il prodotto creato, la Farine Lactèe Henri Nestlè, salvò la vita di un bambino e fu presto venduta in tutto il continente europeo. Nel 1866 fu quindi fondata ufficialmente la Nestlé, destinata col tempo a diventare forse la piu conosciuta multinazionale del mondo. Nel 1905, la Nestlé si fuse con la Anglo-Swiss Condensed Milk Company, dando il via ad una vertiginosa crescita che coinvolse in seguito nazioni del calibro di Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Spagna. Con l’economia globale Nestlé ha via via acquisito ben 189 marchi, diventando un colosso dell’agroalimentare. Un’altra accusa che le viene rivolta è quella di usare ogm nei suoi prodotti senza specificarlo nelle etichette.

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