Irregolare portato al Cie: la moglie e i figli bloccano la strada per 16 ore
Ha bloccato con un sit in corso Massimo D’Azeglio a Torino per più di sedici ore. Karima è una donna egiziana di 38 anni e con i quattro figli minorenni ha protestato perché il marito, risultato irregolare sul territorio nazionale, era stato trasferito al Centro di identificazione ed espulsione per l’eventuale rimpatrio coatto. Un sit in che ha provocato gravi disagi al traffico e ai cittadini. Le forze dell’ordine per ore hanno cercato di convincerla a spostarsi, è intervenuto anche un negoziatore delle forze dell’ordine, ma lei però non sentiva ragioni.
Irregolare portato al Cie: trovata la soluzione
La soluzione è arrivata dopo ore di trattative. La donna, che si era detta convinta che il marito al Cie fosse sottoposto a torture, è stata condotta prima al Centro dove ha potuto incontrarlo e rendersi conto di persona che stava bene. Poi, con i figli ha accettato di essere trasferita in una casa famiglia. La situazione dell’uomo è al vaglio delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria. Del caso si occupano i servizi sociali, che seguono da tempo la famiglia.
La denuncia
La famiglia viveva nel parco del Valentino dopo che lei, che invece è regolare, aveva subito uno sfratto. La coppia e i minorenni erano stati sorpresi all’interno di bagni pubblici da un addetto alle pulizie. Portati dai carabinieri, avevano denunciato un tentativo di violenza sessuale ai danni della più grande delle figlie che ha 16 anni ma, nel corso degli accertamenti, era emerso il fatto che l’uomo non fosse regolare sul territorio. Poi la protesta e il sit in.