Feste trash, canzoni neomelodiche e sfarzo cafone: i Casamonica sui Social

22 Ago 2015 16:31 - di Paolo Lami

Re di Roma? Sicuramente re della Romanina. È in quest’area, schiacciata fra il Grande Raccordo Anulare, la campagna, e la Tuscolana, nel quadrante est della Capitale, che i Casamonica comandano davvero esercitando un potere che soffoca. Qui non si muove foglia che il clan Casamonica non voglia. Anche per le forze dell’ordine farsi un giro qui è un problema serio. Le vedette del clan vigilano. E avvertono subito appena vedono uno sbirro. O anche una faccia nuova. E’ sufficiente passare accanto ai villoni dei Casamonica per capire la potenza del clan. Le porte delle ville sono spalancate sulla strada, anche di notte. Soprattutto di notte. Anche questo è un messaggio. Nessuno si sogna di rubare in casa dei ladri. Si vedono le donne intente a rassettare. Degli uomini nessuna traccia. Il modello matriarcale è esercitato anche così. Quasi esibito. E si ripropone nelle centinaia di video che gli appartenenti al clan riversano con orgoglio su youtube, incuranti degli insulti tremendi e irripetibili che raccolgono sui Social.
Quei video raccontano delle molte feste del clan. Delle donne del clan che ballano fra di loro cariche di oro a chili. O che gestiscono l’organizzazione della festa di fidanzamento delle più giovani. Ma anche dei genetliaci di “zi’ Vittorio“, il capofamiglia appena deceduto. Feste dove lo sfarzo cafone si mischia alle canzoni dei neomelodici napoletani. Un trionfo del trash, un festival del grottesco e del volgare. “Zingarella90” esibisce con orgoglio sui Social i video dei compleanni di zi’ Vittorio dove il boss sfoggia il suo migliore repertorio con il cappello da texano in testa, la sciarpetta bianca al collo e la voce che intona Frank Sinatra. Già i titoli dei video sono tutto un programma: c’è “Peppe er zingaro a Avezzano” che balla stretto stretto con una minigonnata inguinale fra finte colonne romane e luci da discoteca anni ’70, c’è “tuffolo ‘o zingarello de Roma” che fra il tinello e la cucina si esibisce vestito di tutto punto da Michael Jackson e cerca di riproporre i passi mentre le vecchie zingare sedute tutt’intorno sulle sedie si spellano le mani applaudendo l’orrenda esibizione. C’è il solito Vittorio Casamonica, anzi Casamonica Vittorio come scrive “zingarella90”  che si esibisce con un’improbabile giacca rossa in un caffè di via Veneto accompagnato da un pianista allietando gli ignari turisti nel dehor che si affaccia sulla famosa strada della Dolce Vita. Tutto è una simbolismo per questa famiglia imparentata in ogni dove. Con gli Spinelli, i temutissimi zingari di Pescara, per esempio.
Una carrozza nera e dorata tirata da sei cavalli neri simile a quella utilizzata qualche giorno fa per il contestatissimo funerale di “zì Vittorio” a Roma è stata usata il 6 settembre scorso per un altro funerale di peso, quello di Rocambolo Spinelli Aquilino, settantenne capofamiglia rom, la cui bara ha sfilato contromano sulle strade di Alba Adriatica, pochi chilometri da Pescara. Anche qui il corteo finisce su youtube. La strada viene lastricata, anche qui di petali. E scoppiano le polemiche per quell’esibizione contromano su una strada a senso unico senza alcuna autorizzazione bloccando per ore un intero quartiere. Sui Social le polemiche sono roventi: «La notizia buona e’.. Che ogni tanto muoiono anche loro!!!», scrive perfido un utente che si firma Milo Manara.
L’utente Butiish esibisce su Youtube la”serenata di Casamonica Vittorio a Morelli Desirèe” con il corteo notturno di Mercedes e Jaguar che attraversa Roma  e arriva sotto casa della futura sposa del nipote prediletto di Vittorio Casamonica. Si montano in strada le gigantesche casse audio come se si stesse in discoteca e si spara musica a tutto volume fra le case della Romanina. C’è la festa di fidanzamento fra Morelli Desirèe e Casamonica Vittorio, il vero trionfo del trash, nel maggio del 2010. E c’è l’esibizione di Nando Casamonica detto “rullino”che rifà il verso ai neomelodici napoletani.
Ma sui Social ci sono anche le numerosissime irruzioni delle forze dell’ordine nel fortino dei Casamonica. Le perquisizioni e gli arresti nei villini hollywoodiani carichi di stucchi, marmi, statue specchi, mobili e soprammobili carichi di oro con stanze piene di tigri di ceramica a grandezza naturale. Il set naturale per le feste cafone Casamonica. «Meno male che ci siamo noi altrimenti gli italiani morirebbero di noia…», scrive uno dei Casamonica commentando i video dei party. E a chi ribatte, risponde uno del clan, Massimo Spinelli: «Noi zingari vi sputiamo in faccia pezzo di merdaaaaaaa!!!!!!!!!». La classe non è acqua.

 

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