Buzzi racconta: per gli appalti Ama ho pagato, ma Alemanno non sapeva
Parla e racconta, Salvatore Buzzi. Parla e racconta di tutto e di tutti. Aggiunge particolari. Si descrive come uno a cui tiravano la giacca: assumimi questo, assumimi quello. E coinvolge Nicola Zingaretti in modo pesante (assicurando che si tratta di dettagli che gli ha raccontato Luca Odevaine, ex vicecapo di gabinetto di Veltroni). E specifica che, nell’era Marino, gli affari lui li faceva lo stesso: l’aula Giulio Cesare era diventata un suk dove le contrattazioni erano guidate dai due capibastone del Pd Mirko Coratti e Francesco D’Ausilio.
Panzironi “sanguisuga” ma Alemanno non sapeva
Interessante ciò che Buzzi dice di Gianni Alemanno, anche se i giornali si sono ben guardati dal mettere in rilievo nei titoli la notizia: Buzzi sostiene che per non perdere le gare dell’Ama avrebbe pagato “tra 900 mila e 1 milione a Panzironi”, ex amministratore delegato di Ama, che viene definito una “sanguisuga”. E tuttavia, aggiunge, “di questo fiume di denaro preteso da Panzironi, anche in qualità di segretario della Fondazione Nuova Italia dell’allora sindaco, Alemanno non sapeva nulla. “Io ho la prova indiretta – afferma Buzzi secondo quanto riportato da Repubblica – che Alemanno non sapeva che questo acchiappasse i soldi in nero. Mi fu data un giorno che venne in visita al Bioparco con il cardinale Vallini l’allora assessore Visconti. Discutemmo di quanto dovevo dare per una gara. E lui mi disse: ‘Non voglio che Alemanno sappia’ “.