Si dimette il patron del Cocoricò, dove un sedicenne è morto per overdose
Il general manager della discoteca Cocoricò di Riccione, Fabrizio De Meis, ha rassegnato le dimissioni. Una decisione maturata dopo la tragedia di sabato scorso, quando Lamberto Lucaccioni, 16enne di Città di Castello (Perugia), è morto nel locale per overdose da ecstasy. L’ormai ex patron della discoteca di Riccione ha sottolineato di “sentirsi solo nella battaglia contro l’uso di droghe: non ci sono gli strumenti di legge adeguati”. De Meis ha ricordato gli accorgimenti usati negli ultimi anni per evitare l’uso e lo spaccio all’interno del locale, come telecamere di ultima generazione, controlli ai clienti, campagne contro l’uso di stupefacenti e collaborazione con le forze dell’ordine. “Inoltre – aggiunge – siamo stati gli unici ad aver proposto il Daspo per le discoteche, per impedire ai protagonisti di reati di avere accesso. Ma dopo quello che è accaduto sabato ho capito che non è bastato: un giovanissimo ha perso la vita”. Dopo l’episodio di una settimana fa, inoltre, si allunga lo spettro di una chiusura della discoteca, su decisione del questore di Rimini, ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico leggi di pubblica sicurezza. E venerdì sera, per ribadire l’impegno antidroga, all’esterno del locale sono stati affissi manifesti: “Cocoricò ama la musica no alla droga”, “La droga ti uccide”, “Basta #nonsipuomorirecosi”. Sempre venerdì, in occasione della serata ‘Diabolika’, il dj ha lanciato il messaggio “La droga uccide” ed è stato osservato un minuto di silenzio per la morte di Lamberto. Intanto sul sito change.org è partita una petizione per non far chiudere il Cocoricò, che ha già raccolto duemila firme.