Padoan: “meno tasse rispettando le regole: non siamo la Grecia”

19 Lug 2015 8:17 - di Redazione

Intervistato da “La Stampa”, il ministro Padoan ci tiene a sottolineare come: «La situazione dell’Italia non è nemmeno lontanamente comparabile alla Grecia. L’Italia si è guadagnata credibilità e rispetto grazie alle riforme, non abbiamo bisogno della benevolenza di nessuno. Il premier ha indicato un mix di politiche: taglio di tasse e investimenti, in un quadro in cui il debito scende e si rispettano le regole comuni». Renzi ha parlatoanchedi «abolizione dell’Imu sulla prima casa».

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Sono 4 miliardi di gettito, l’unica importante fonte di entrata autonoma dei Comuni, e inoltre è una tassa che esiste in tutto il mondo. Forse il premier si riferiva alla possibilità di reintrodurre detrazioni peri redditi più bassi? «La tassazione sugli immobili verrà rivista con l’introduzione della local tax, che semplificherà la tassazione locale in una strategia di medio periodo». Possiamo dire che la Grecia è fuori pericolo? «Il peggio è alle spalle. Ma per ora riceverà solo un prestito-ponte. Il negoziato sul terzo programma di aiuti comincia ora, la strada è lunga».

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La Grexit è stata sul tavolo? «Purtroppo si. Negli ultimi sei mesi il fronte di coloro i quali la sostenevano è cresciuto, e questo la dice lunga su come stesse andando il negoziato». Poi ha prevalso la paura delle conseguenze della Grexit? «No, ha prevalso il senso di responsabilità e la fiducia nel futuro dell’Europa». La svolta sulla trattativa è arrivata con la decisione di Tsipras di rimuovere Varoufakis? «Non mi piace metterla sul personale. Ma fino alla sua sostituzione non c’è stato alcun progresso, al Parlamento greco ha votato contro l’accordo e il programma precedente si poteva chiudere a condizioni per loro migliori».

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