Niente panico, nelle isole greche nessuno si è accorto della crisi
Grande è la confusione sul fronte delle vacanze estive in Grecia: stando agli allarmismi, dovremmo vedere solo disdette, stando ai semplicismi non ci sarebbe alcun pericolo di allarme. Di “terrorismo mediatico”, come dicono molti operatori del turismo greco, se ne è fatto molto, ma bisogna dire la verità: la crisi greca non sta scalfendo affatto la voglia di viaggio degli italiani, la voglia di partire per le vacanze: denari in contanti, bandcomat o quant’altro, l’indice di fiducia del viaggiatore, elaborato da Confturismo-Confcommercio con l’istituto Piepoli, balza da 61 a 63 su 100. L’impatto della crisi greca e del successivo “no” al referendum preocuoa ma non determina eccessivi ripensamenti sulla meta. Tuttavia, va rilevato che il settore turistico italiano potrebbe beneficiare della forte incertezza nel paese ellenico. Oltre 8 italiani su 10 preferiscono viaggiare in Italia, con le destinazioni a livello domestico preferite che sono Puglia, Toscana e Sicilia. La Spagna prende la leadership a livello europeo, superando la Francia, mentre la Grecia rimane solo in terza posizione. Gli Stati Uniti sono la meta più segnalata a livello extra-europeo, davanti al Nord Africa che sconta le problematiche legate alla sicurezza.
La situazione è in divenire. Il Codacons sta ricevendo negli ultimi giorni numerose richieste di informazione ai propri uffici da parte di cittadini italiani che hanno acquistato viaggi e pacchetti per le prossime settimane con destinazione Grecia, preoccupati per una eventuale uscita dall’euro del paese. Niente allarmismi, dice il Codacons. «La situazione attuale del paese non è tale da mettere a repentaglio viaggi e vacanze. Per evitare disagi durante la permanenza in territorio greco, è sufficiente qualche piccola accortezza: meglio portare con sé soldi contanti sufficienti a coprire le spese del soggiorno, anche se per i cittadini stranieri non esiste alcun limite ai prelievi presso gli sportelli bancomat. Anche nel caso di una possibile uscita della Grecia dall’euro, ciò non comporterà l’interruzione dei collegamenti aerei o marittimi, né la sospensione dei servizi turistici in loco; prima della partenza, però, sarà utile verificare la regolarità dei servizi presso gli scali. Il passaporto può risultare necessario solo per vacanze di lunghi periodi». Tutte accortezze che la maggior parte usa da sempre, tra l’altro per stare tranquillo ed evitare file ai bancomat. .
Per chi volesse fonti di prima mano potrà visionare i molti siti Fb legati alla Grecia e agli amatori delle isole: ce ne sono due in particolare “Voglio andare a vivere su un’ isola greca”e “Amanti delle isolette della Grecia” che si sono trasformati in un canale di confronto diretto tra chi va, chi è andato o sta tornando dalle isole. Si possono chiedere notizie specifiche sulla singola isola, notizie in diretta dai supermarket, dalle spiagge, dalle taverne. La parole d’ordine è: partite in tranquillità. Albergatori e operatori assicurano che – dentro o fuori dall’euro – loro saranno lì – ne hanno tutto l’interesse – a pescare, a cucinare a prodigarsi per accogliere turisti: pesce grigliato, feta, insalata olive e verdura bollita con riso non mancheranno mai. Non mancano sui siti le foto degli scaffali dei negozi, che non lasciano alcuna preoccupazione. “Cerchiamo di non lasciarci prendere dal panico inutilmente. E ricordiamo che anche in situazioni perfettamente normali in qualsiasi altro posto al mondo possono sussistere complicazioni”, scrive un utente Fb. “Se uno deve trascorrere qualche giorno o settimana in qualche isoletta greca, semplicemente, parta con i farmaci dei quali abbisogna. Io lo facevo già da prima e solo per non dover andare in farmacia per delle fesserie. Per il cibo…che paure avete?? Non morirete di fame ma, al contrario, gusterete delle pietanze buonissime”. Sono molti poi a far capire che le isole greche sono quasi “un mondo a parte”: gli isolani sono colpiti veramente di striscio dai negoziati Grecia-Ue e dai giorni cruciali di Atene.