M5S, chi sale e chi scende tra le donne: in pole ora c’è Silvia Virgulti
Dimenticate Roberta Lombardi, primo capogruppo Cinquestelle alla Camera e primo volto noto delle truppe grilline in Parlamento. I suoi imbarazzi e le sue gaffe. In pratica la sua fresca inesperienza. E dimenticate anche Paola Taverna, la romana verace che reputa di essere la voce del popolo ma che fu cacciata dai cittadini di Tor Sapienza. Insomma i primi esperimenti rosa del Movimento non sono stati di successo.
Silvia Virgulti, la nuova emergente del M5S
Ma ora è arrivata da Milano la coach che spiega come bisogna comunicare in tv. L’era del silenzio coatto dei parlamentari è finita. L’improvvisazione del popolo della rete può rivelarsi dannosa e controproducente. Così arriva una nuova figura emergente della fase due del M5S: si chiama Silvia Virgulti e conquista paginate sulla stampa per la sua intraprendenza. Parla quattro lingue e ce l’ha con il cappellino di Casaleggio che è stato dannoso a suo avviso nell’ultima campagna elettorale. Sulla sua bacheca Fb mette post e foto ispirate alla filosofia animalista e new age. La sua ascesa è stata coronata dalla scelta del leader Beppe Grillo di portare solo lei al party dell’ambasciatore americano a Villa Taverna lo scorso 4 luglio. Nell’insegnare public speaking ai parlamentari grillini Silvia Virgulti raccomanda di dare spazio al tema dei migranti, di cavalcare le paure degli italiani e la loro rabbia. Inutile fare discorsi “razionali”, meglio puntare sul “ricalco emotivo”. Una vera botta di genialità… Politicamente è vicina a Luigi Di Maio, aspirante candidato premier pentastellato. Per La Stampa Silvia si sta facendo largo in fretta: “Mandata da Casaleggio, coccolata da Grillo, influente consigliera di Di Maio. Ce n’è abbastanza per seguirla con curiosità”.