Jobs Act, boom dei contratti “a tempo”: aumenta la disoccupazione
Il calo dell’euro rispetto al dollaro e la ripresa dell’export, dopo un periodo di stallo, fanno segnare un leggero miglioramento della produzione industriale del nostro Paese. A maggio la produzione industriale aumenta dello 0,9% rispetto ad aprile e del 3% rispetto allo stesso mese 2014 (dato corretto per gli effetti di calendario). Lo rileva l’Istat. Sono in crescita sia congiunturale che tendenziale tutti i raggruppamenti di industrie, ma trainano i beni strumentali che crescono del 2,3% rispetto ad aprile e dell’8,5% rispetto a maggio 2014.
Economia, sale la produzione dell’auto
L’aumento tendenziale del 3% della produzione industriale a maggio è il più alto da quasi quattro anni. Per trovare un dato più alto bisogna tornare all’agosto 2011 (+7,1%). La produzione di autoveicoli a maggio cresce del 55,6% rispetto all’anno precedente e segna l’ottavo aumento a due cifre consecutivo (da ottobre 2014). . E’ in deciso aumento anche la fabbricazione di mezzi di trasporto in generale (+15,4%).
Economia, disoccupazione ancora in aumento
Aumenta del 43,2% la trasformazione di contratti da precari a stabili. E’ quanto emerge dai dati flash diffusi dal ministero del lavoro sulle comunicazioni obbligatorie che a maggio rilevano 30.325 trasformazioni di rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, con un balzo sui 21.184 registrati nel maggio 2014. Ma si tratta, è bene chiarirlo, di contratti già in essere, che non incidono minimamente sulla crescita occupazionale. Anzi, il dato della disoccupazione ha ormai superato il 42 per cento e con accenna a diminuire. Insomma, c’è una controtendenza evidente tra il pur lieve aumento della produzione industriale e lo scarso o nullo riassorbimento della disoccupazione, soprattutto di quella giovanile.