Gelmini, stanno uccidendo la scuola: prof e alunni beffati dal ddl di riforma
Maria Stella Gelmini non ha dubbi ed esitazioni: al Senato il testo del disegno di legge di riforma della scuola è peggiorato, a scapito naturalmente del contenuto complessivo del testo. Non solo, emendamenti ed errata corrige, a detta dell’ex ministro dell’Istruzione sarebbero stati approvati con un metodo davvero poco urbano. È duro il giudizio della vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera, autrice dell’ultima riforma che la scuola ha conosciuto.
La Gelmini boccia sonoramente la riforma della scuola
«Il governo fa orecchie da mercante ma Forza Italia insiste per la modifica del testo della presunta riforma dell’istruzione che non raggiunge nemmeno il suo ormai conclamato scopo principale: quello di eliminare il precariato nella scuola. Al contrario, rischia di riportare la Scuola nelle nebbie degli anni ’70, con la collegialità a farla da padrone e con il dirigente scolastico ridotto al ruolo di passacarte, sovrastato da un assemblearismo vociante e confuso»: è senza possibilità di recupero il giudizio negativo decretato dall’esponente azzurra sull ddl Buona scuola che, a sua detta, di buono ha davvero poco, forse niente. «Forza Italia – prosegue la Gelmini – ha riproposto pochi, qualificanti emendamenti per cambiare le parti più sbagliate del ddl. Non accettiamo i giochi di prestigio del premier sul capitolo relativo alle immissioni in ruolo. Di fatto, con il nuovo anno scolastico – prosegue l’ex titolare del dicastero di viale Trastevere – non saranno immessi in ruolo i propagandati 100.000 insegnanti. Nella migliore delle ipotesi, ne saranno immessi in ruolo meno della metà ossia solo quelli per la copertura dei posti che si sarebbero comunque liberati per effetto del turn over. Le altre assunzioni sono rinviate al 2016/2017, con l’aggravante della beffa della decorrenza giuridica dal settembre 2015 e della relativa decorrenza economica a data da destinarsi».
Sui nuovi emendamenti di FI
«Inoltre – conclude la Gelmini – continuiamo a sostenere che non è possibile formare degli insegnanti qualificati, selezionati attraverso un serio percorso abilitante e poi escluderli dal piano assunzionale. Abbiamo quindi ripresentato l’emendamento che consente l’immediata immissione in ruolo anche degli abilitati attraverso i percorsi TFA e PAS. Mi auguro – conclude – che il governo possa ripensare a una riforma che non solo non restituirà una scuola migliore ai nostri ragazzi ma che lascerà a casa molti insegnanti, finora illusi di poter entrare in aula già dal prossimo mese di settembre». Dunque, a leggere tra le righe delle dichiarazioni di Maria Stella Gelmini, non ci sarà nessuna esitazione da parte di Forza Italia, schierata con decisione contro questo disegno di legge, se non saranno accolte le varie richieste di modifica». Un tentativo in extremis, quello degli azzurri, di recuperare e migliorare il testo di una riforma con cui l’esecutivo Renzi ha tentato di propagandare una valorizzazione ed una riorganizzazione del settore scolastico che in breve tempo si è rivelata essere un articolata “beffa”. Un condensato di fumo che, a questo punto, rischia di andare negli occhi di docenti, studenti e famiglie. Ennesimo colpo inferto alla scuola, contro il diritto a un’istruzione di livello che dovrebbe essere garantito agli studenti; contro le tutele delle varie fasce professionali coinvolte a vario titolo nella scuola; contro le rivendicazioni e le osservazioni nel merito che ormai da mesi lamentano quei professionisti a cui viene affidata la preparazione – e il futuro – dei nostri figli.