La frutta meglio della carne: come cambiano i consumi degli italiani
Per la prima volta la frutta supera la carne e diventa la prima voce di spesa delle famiglie italiane. Secondo quanto reso noto dalla Coldiretti – che ha analizzato i dati Istat relativi agli ultimi 15 anni e diffuso i risultati a Expo, in occasione della Giornata della frutta e della verdura – la spesa degli italiani per gli acquisti di prodotti ortofrutticoli rappresenta ora il 23% totale del budget destinato dalle famiglie all’alimentazione per un importo di 99,5 euro a famiglia al mese contro i 97 euro della carne.
A luglio massimo storico dei consumi di frutta
Nel mese di luglio, in particolare, si è registrato il massimo storico dei consumi di frutta e verdura con un aumento del 30%, secondo le stime di Coldiretti, rispetto allo scorso anno. “E’ in atto a livello globale una tendenza al riconoscimento del valore alimentare di frutta e verdura alla quale dobbiamo saper dare una risposta concreta – ha commentato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo -. L’Italia ha il primato europeo nella produzione che genera un fatturato di 13 miliardi con 236mila aziende che producono frutta, 121mila che producono ortaggi, 79mila che producono patate e 35mila che producono legumi”. Secondo quanto rilevato dalla Coldiretti, i consumi per persona di frutta e verdura nel 2014 si erano fermati a poco più di 130 chili all’anno che equivalgono a non più di 360 grammi al giorno e quindi non ancora ai livelli raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanita’ che sono fissati a 400 grammi al giorno. Nella top ten delle preferenze degli italiani, la Coldiretti ha registrato per la frutta le mele, le arance, le banane, le angurie, le pere, le pesche, le clementine, i meloni, i limoni e l’uva, mentre tra la verdura sono piu’ gradite le patate, seguite da pomodori, insalate, zucchine, carote, cipolle, finocchi, melanzane, peperoni e fagioli.