Berlusconi riunisce i suoi e scherza: “Se mi arrestano, fate la rivoluzione…»

16 Lug 2015 14:14 - di Augusta Cesari

Dall’Italicum a Equitalia, dall’Europa alla riorganizzazione di Forza Italia, dalla maggioranza “usurpata” di Renzi  all’“affronto” del vitalizio. Fino alla formulazione di una “casa della speranza”, un contenitore per il centrodestra che si dovrà riorganizzare. È un Silvio Berlusconi che parla a viso aperto, a 360 gradi e senza perifrasi ai suoi anmministratori che ha voluto riunire durante “Futuro Comune”, la prima conferenza nazionale degli amministratori locali di Forza Italia. Accolto da una standing ovation nel palazzo dei gruppi di Montecitorio, l’ex premier ha riservato le prime parole a Repubblica. «Come vi sentite? Secondo questo giornale siete tutti rottamati», ha detto sarcastico. «Solo un folle può pensare di rottamare Forza Italia». È un fiume in piena, come quado afferma: «Sarebbe facile per me andare da qualche altra parte, alcune volte ne ho avuto una voglia, ho un senso di responsabilità che mi frega e sono qui ad affrontare la sinistra ed i Pm. Ed io non avendo più nulla, rischio di finire in galera; e se questo dovesse accadere: Cristo, io spero che facciate un minimo di rivoluzione..», esclama tra il serio e il faceto.

Berlusconi, riunione tattica con gli azzurri

Berlusconi annuncia battaglia sull’Italicum: «Questa legge elettorale subirà cambiamenti. Il sistema dei 100 capilista è ingiusto ci batteremo per sistema preferenze libero per tutti». Poi ripercorre la parabola politica del suo governo: «I Presidenti della Repubblica possono non farti governare e così è stato, abbiamo avuto Capi dello Stato sempre contro di noi. Siamo sempre stati con 11 membri della Corte Costituzionale della sinistra che ci ha abrogato diverse leggi». In merito al processo sulla presunta compravendita di senatori ai tempi del governo Prodi, Berluscon ha promesso: «Regalo 200 milioni di euro a chi riesce a dimostrare che ho dato due milioni a De Gregorio. Sono stato accusato 65 volte da pm di sinistra e sono stato sempre assolto. Ora la musica è cambiata, nei collegi ci sono solo giudici di sinistra e si vede quello che è successo a Napoli», ha aggiunto Berlusconi. 

Berlusconi non ha risparmiato Renzi, ininfluene e inefficace in sede internazionale: «L’Italia non conta nulla perché il premier è venuto fuori da giochi di palazzo e non dal consenso del popolo». Pertanto è sotto gli occhi di tutti che Renzi «ha una maggioranza usurpata, oggi l’Italia è in una situazione di democrazia sospesa. L’ultimo governo davvero eletto è stato il nostro». Dentro la “casa della speranza’ o “come la volgiamo chiamare, altra Italia o come volete voi, non ci saranno politici di professione”. Lo afferma Silvio Berlusconi, parlando all’assemblea degli amministratori di Fi del suo progetto. Poi passa al fisco asfissiante. «Equitalia va chiusa. Non conosco un cittadino che si è seduto ad un tavolo con uno dei loro funzionari che abbia detto: “mi sono trovato di fronte ad uno stato giusto”. Tutti si alzano e dicono: «Mi sono trovato di fronte ad uno Stato nemico». afferma Silvio Berlusconi nel corso dell’assemblea degli amministratori. Quindi ora si pensa al futuro, con energia e risolutezza. Dice il Cav: «Voglio essere chiaro: Fi rimane, anzi, tutti gli azzurri si devono dare da fare ed essere i primi protagonisti di questa democrazia. Ai tutti va data però un’altra possibilità, “una casa della speranza” dove ci sono partiti, movimenti, professionisti che non vengono dalla politica. Insieme a questo diremo chiaro che proporremo 20 saggi che formeranno un governo di saggi e un programma che contiene quello di cui Italia ha bisogno». Dentro la “casa della speranza” o “come la volgiamo chiamare,“Altra Italia” o come volete voi, non ci saranno politici di professione».

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