Zaia dice basta ai clandestini: “In Veneto non passa lo straniero”

11 Giu 2015 8:25 - di Redazione

“Mercoledì prossimo vengo a Roma per un’audizione in Parlamento e lo dirò chiaro: la tragedia dell’immigrazione rivela la superficialità e l’inadeguatezza del governo”, dice Luca Zaia, presidente leghista del Veneto da poco rieletto per un secondo mandato con il 50,8 per cento dei voti. “Chi non aiuterebbe delle persone che fuggono dalla guerra e dalla morte? Tutti lo faremmo. Ma qui per insipienza e sciatteria, pressapochismo e faciloneria di Renzi e di Alfano, dalla solidarietà si rischia di passare alla diffidenza. Trovo scandaloso che il governo affronti questo tema così delicato dicendo che il flusso degli immigrati nel nostro paese è un fatto ‘straordinario”, spiega a “Il Foglio.

Zaia: boom immigrati non è un fatto straordinario. Era prevedbile

“Nel 2011 sbarcarono 62.925 immigrati. Poi si fecero i centri di accoglienza in Libia e i respingimenti. Così. nel 2013 il flusso si era ridotto a 13 mila unità. Poi la politica ha cominciato a disinteressarsi, e nel 2013 sono diventati 42 mila, nel 2014 quadruplicati a 170 mila, e nei primi sei mesi di quest’anno siamo già a 56 mila, cioè il 10 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Di fronte a questi dati non puoi dire, come fa Renzi, che si tratta di un’emergenza. Devi soltanto ammettere di non aver fatto nulla. La verità è che non c’è una politica dietro il dramma dell’immigrazione, non c’è un piano, non c’è un’idea”.

Zaia: “Io come Tony Blair: integrazione conservando identità”

“Guardi che io non sono razzista, io sono per l’apertura e lo scambio, per le società globalizzate. Ma la penso come Tony Blair, che ha sempre sostenuto la necessità d’integrare mantenendo forte l’identità culturale e nazionale del paese che ospita. Ma per essere forte, devi saper regolare i fenomeni. Qui noi non siamo m grado nemmeno di gestire dei flussi, veniamo invasi e non sappiamo regolare gli accessi. E come si fa a integrare se ci sono duecentomila clandestini in giro?”.

La Francia non si prende nemmeno un immigrato

“La verità è che il governo non sa dove sbattere la testa. Renzi parla tanto. Ma in sei mesi di presidenza italiana dell’Unione europea cosa ha ottenuto? La stessa comunità internazionale che ha bombardato Gheddafi oggi dovrebbe dar vita ai campi d’accoglienza. E invece no. Anzi. La Francia, che cominciò quella guerra con Sarkozy, adesso ha bloccato i flussi e ha detto che non si prende nemmeno un immigrato. Non mi sembra un grande successo di Renzi”.

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