Strage di Charleston, Obama accusa: «Negli Usa armi troppo facili»

18 Giu 2015 20:00 - di Tito Flavi

Strage di Charleston, Obama lancia la sua accusa: “Dobbiamo essere chiari: questi fatti in altri Paesi avanzati non succedono”: il presidente sottolinea come  “troppe volte ho dovuto commentare l’uccisione di innocenti perché qualcuno non ha avuto problemi a procurarsi una pistola”. Non è la prima volta che accade, altri eccidi anche di recente, hanno suscitato nell’opinione pubblica un’ondata di indignazione per l’estrema facilità con cui gli americani possono procurarsi armi. Ma stavolta, dopo l’ennsima strage è l’inquilino della Casa Bianca in persona a indicare un simile fenomeno come una sorta di vergogna nazionale. “Proviamo rabbia, angoscia e tristezza”dice Obama. La chiesa della strage “fu rasa al suolo perché  i suoi fedeli lavoravano per mettere fine alla schiavitu'”, ha sottolineato Obama, aggiungendo che pero’ assieme alla sua congregazione “si e’ gia’ ripresa dalle fiamme, da un terremoto e da altri tempi bui”. Ora, “con le nostre preghiere, il nostro amore e la spinta della speranza si solleverà di nuovo, come luogo di pace”. Sconcertante al riguardo è una notizia diffusa dalla Cnn: Dylann Roof, il killer della strage , aveva ricevuto in regalo dal padre una pistola calibro 45 in occasione del suo recente 21esimo compleanno. Non è  ancora chiaro se si tratti della stessa arma con cui ha effettuato la strage. L’assssino è stato arrestato ad un incrocio su una strada nella contea di Shelby, in North Carolina. Lo riportano gli investigatori. Quando lo hanno preso alla guida della sua auto, fermo davanti a un semaforo rosso, era armato. “Si tratta di un essere umano terrificante”, ha detto il sindaco di Charleston, Joseph Riley

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