Pedofilia, il tribunale vaticano rinvia a giudizio l’ex nunzio Wesolowski
L’ex nunzio apostolico della Repubblica Dominicana, il polacco Jozef Wesolowski, è stato rinviato a giudizio e la prima udienza si terrà l’11 luglio. I reati contestati sono detenzione di materiale pedopornografico per quando era tornato a Roma dopo il 2013, e abusi sessuali sui minori per quando era a Santo Domingo. Padre Federico Lombardi ha riferito che il presidente del Tribunale vaticano ha disposto il rinvio a giudizio per l’ex nunzio nella Repubblica Dominicana, il polacco mons. Wesolowski, già condannato in un processo canonico, e attualmente agli arresti domiciliari in Vaticano.
Non sono escluse forme di cooperazione giudiziaria internazionale
Il portavoce ha informato che l’ex nunzio ha subito due interrogatori (di uno si era avuta notizia, ndr) e che il rinvio a giudizio è stato chiesto “dall’ufficio del Promotore di giustizia, cioè dal titolare e dai due sostituti: tutti gli atti – ha sottolineato il portavoce – vengono firmati insieme dai tre”. “Vista la data – ha precisato padre Lombardi – non c’è da aspettarsi grandi dibattiti o sentenze”, “ma – ha rimarcato il portavoce – è un avvio effettivo del processo, manifesta la volontà di procedere, è una partenza effettiva”.
Pedofilia, i reati contestati
I giudici vaticani hanno dunque ritenuto che ci siano motivi sufficienti per rinviare a giudizio l’ex nunzio. Per i reati di detenzione di materiale pedopornografico “per il periodo trascorso a Roma”, i giudici si basano su inchieste in Vaticano, mentre per gli abusi sessuali sui minori commessi a Santo Domingo, “l’accusa – spiega il Vaticano – si basa sul materiale probatorio trasmesso dall’Autorità giudiziaria di Santo Domingo”. Per l’inchiesta e “il definitivo accertamento dei fatti”, i giudici, ha spiegato padre Lombardi, non escludono “eventuali forme di cooperazione giudiziaria internazionale”.