Diffida ufficiale per De Luca. Il centrodestra: va sospeso, si applichi la Severino

17 Giu 2015 14:55 - di Elsa Corsini

Prende forma l’iter giudiziario che potrebbe portare a “sospendere” l’elezione a governatore della Campania di Vincenzo De Luca, condannato in primo grado per abuso d’ufficio. L’avvocato molisano Salvatore Di Pardo ha notificato per conto del centrodestra campano una diffida nei confronti dell’esponente del Partito democratico per l’applicazione della legge Severino sulla sospensione dei condannati dalle cariche elettive. Di Pardo è noto per essere stato il legale che ha chiesto e ottenuto l’applicazione della stessa legge nei riguardi di Silvio Berlusconi e che tre anni fa ha curato il ricorso che portò all’annullamento delle elezioni regionali in Molise. Tra i firmatari della diffida Marcello Taglialatela di Fratelli d’Italia, Mario Vergognini della lista “Caldoro Presidente”, Crescenzio Rivellini dei Popolari per l’Italia) e Domenico Desiano (Forza Italia) Tra i destinatari dell’istanza, oltre allo stesso De Luca, ci sono la Presidenza del Consiglio dei ministri e la Procura di Napoli.

De Luca rischia il commissariamento

L’atto inoltre diffida De Luca «a non compiere alcun atto inerente l’Ufficio di presidente della Regione. Vincenzo De Luca – si legge nel documento – avendo riportato la condanna prevista dall’articolo 323 del codice penale dovrà considerarsi sospeso di diritto dalla carica di presidente della Regione Campania non appena verrà proclamato eletto». Il premier Matteo Renzi dunque è obbligato a emettere, «con assoluta tempestività», il provvedimento previsto dalla legge che prevede la sostituzione de presidente con un commissario. La proclamazione di De Luca è prevista per giovedì 18 giugno secondo la comunicazione data dall’Ufficio elettorale della Corte d’Appello di Napoli.

Carfagna: la Severino va rispettata

«Il clima che si sta creando intorno all’applicazione della Legge Severino francamente sta diventando alquanto insalubre», è il commento a caldo della portavoce azzurra Mara Carfagna, che pur confermando le contraddizioni della legge, «che andrebbero sanate», invita al rispetto e all’applicazione della Severino. «Quando ha toccato Forza Italia, anzi il leader di Forza Italia, noi l’abbiamo contestata, ma ne abbiamo anche accettato l’applicazione. Venerdì il tribunale civile di Napoli dovrebbe esprimersi sul ricorso d’urgenza presentato dal sindaco Luigi de Magistris sulla sua sospensione a norma della Legge Severino. I casi di De Magistris e di De Luca sono molto simili, salvo che il sindaco di Napoli è già in carica ed è stato eletto quando la Severino non era in vigore. Quindi – conclude la Carfagna – la pronuncia di venerdì farà luce sul caso De Magistris ma indicherà anche la traiettoria su cui si svilupperà quello di De Luca».

 

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