Anche Cuperlo attacca Renzi: “Sta sbagliando tutto, anche su Marino”
«Mi auguro non venga rimessa alla Camera la fiducia sulla scuola. Sono stanco di pistole alla tempia…». Gianni Cuperlo, leader della sinistra dem, deputato, intervistato da “La Repubblica”, incita alla riscossa il partito, a cominciare dal “caso Roma”: «Renzi apra gli occhi, il Pd sta perdendo voti e pezzi, e su Roma basta ambiguità, parli una lingua sola». Cuperlo, il Pd si sta sgretolando? «Perdiamo voti e pezzi. Chiunque lavori per il successo del Pd deve aprire gli occhi. Le urne hanno detto che le scelte di questi mesi hanno spinto altrove alcuni milioni di elettori. Rovesciarne la colpa sulle divisioni o sui candidati è un alibi e una fuga, serve cambiare rotta».
Cuperlo attacca “la deriva plebiscitaria” di Renzi
«La politica è anche passione e sentimenti. Io mi batto perché il Pd sia il luogo dove una sinistra capace di rompere col suo passato trovi ragioni e spazio. Resto nel Pd che abbiamo immaginato e che ancora non c’è. Vedo anch’io la deriva plebiscitaria. Cosa vuoi dire affidare la scelta del tuo segretario a tout le monde? Spero che la ragione torni a prevalere. Facciamo primarie aperte per scegliere il premier e restituiamo la scelta del capo del partito agli iscritti. Ma è l’identità della sinistra, la nostra lettura del mondo e della società, la nostra cultura di governo che vanno riscritti».
“Renzi sbaglia: Marino ha dimostrato di essere argine alla mafia”
La vicenda Roma è un banco di prova per il Pd? «Certo. Quella cupola affaristico – manosa è un problema anche nostro e tocca a noi mostrare che possiamo guidare una riscossa morale della città. Non basta ringraziare la procura, bisogna rifondare il partito». Secondo lei il sindaco Marino deve lasciare? «Il sindaco ha dimostrato di essere argine alla mafia. Ma il Pd deve parlare una lingua sola. Non può essere che Marino si batte e Renzi gli comunica via stampa che non può stare tranquillo. Cosi ci si fa tutti del male».