Boston, il terrorista della maratona ride in tribunale davanti alle vittime
Boston, il terrorista della maratona, Dzhokhar Tsarnaev, oltre che un criminale è anche una jena. Mentre nell’udienza di mercoledì veniva formalemente emessa la sentenza di condanna a morte, il jihadista ceceno rideva e si prendeva gioco delle vittime, presenti in tribunale (molte delle quali rimaste mutilate). «Non può avere un’anima», ha detto Karen Rand McWatters, che ha perso una gamba nell’attentato e la cui amica, Krystle Campbell, è rimasta uccisa. Tsarnaev aveva la possibilità di parlare, ma anche questa volta non ha detto nulla. L’unico cenno che le vittime hanno ricevuto è stata un’immagine, colta dalle telecamere della prigione, in cui il ragazzo mostra il dito medio. Il 15 maggio 2015, era stato già Tsarnaev condannato a morte, su mandato federale, da una giuria popolare del Massachussets, composta da 12 giurati. Con l’udienza di mercoledì a Boston, il verdetto è stato reso formale.
L’attentato di Boston avvenne il 15 aprile del 2015, scuscitando una enorme impressione negi Stati Uniti, anche perché la natura “artigianale” del misfatto e il ridotto numero di attentatori (Tsarnaev agiì insieme al fratello) rivelò la vulnerabilità delle società occidentali di fronte ai terroisti di matrice islamica. L’esplosione fu causata da due ordigni piazzati nei pressi del traguardo, su Boylston Street vicino a Copley Square. Le bombe hanno provocarono la morte di 3 persone, ferendone almeno altre 264.
Le due bombe esplosero a una distanza di 550 piedi (170 m). Le riprese televisive sul traguardo mostrarono un intervallo di circa 12 secondi tra le due esplosioni: la prima si verificò al di fuori del negozio Sport Marathon al numero civico 671 di Boylston Street, e la seconda a circa un isolato più lontano, a ovest, dalla linea del traguardo. Il cronometro della gara al traguardo stava mostrando il tempo di 04:09:43 (4 ore, 9 minuti, e 43 secondi) al momento della prima esplosione (i vincitori della gara avevano tagliato il traguardo circa due ore prima). Tutto finì in tragedia per un atto di follia criminale.