Liguria, nel duello tv Toti batte la Paita ma la più gradita è la candidata M5S

26 Mag 2015 10:23 - di Monica Pucci

Toni pacati, solo un paio di occasioni di battute puntute con relative repliche, nel confronto a cavallo fra tematiche nazionali e questioni prettamente regionali andato in onda ieri sera su Skytg24 fra i quattro principali candidati che si contendono la presidenza della regione Liguria domenica prossima. Clima molto più da derby cittadino quello in piazza de Ferrari dove si sono radunate centinaia di persone delle diverse tifoserie per seguire il confronto in diretta. Il confronto ha schierato Raffaella Paita, Pd, Giovanni Toti, centrodestra, Alice Salvatore M5S e Luca Pastorino, sostenuto da Rete a Sinistra. La scelta ha provocato la reazione del candidato presidente di Liguria Libera Enrico Musso, escluso dalla serata. I candidati si sono sfilati dalla lettura che il test elettorale ligure sia un test da leggere in chiave nazionale. «Vogliamo parlare di onestà trasparenza e competenza» ha detto Salvatore mentre Toti e Paita hanno sostenuto che il voto di domenica riguarda la Liguria mentre Pastorino ha accusato il premier Renzi di avere trasformata il voto in test nazionale. “mai visti così tanti ministri qui”, ha sottolineato. Otto i temi regionali sui quali si è svolto il confronto: occupazione, tutela del territorio, porti, infrastrutture, sanità, immigrazione e sicurezza, questione etica e spese pazze.

Sulla Liguria la partita più incerta

I quattro candidati si sono detti d’accordo sulla riduzione degli stipendi dei consiglieri e sull’abolizione dei vitalizi, hanno elencato il loro reddito e si sono divisi sul rimborso ai pensionati. Toti ha assicurato che il centrodestra rimarrà unito dopo la vittoria, Paita non è sembrata temere il pronostico del 4-3. «Festeggeremo una grande vittoria il primo di giugno, sicuramente in Liguria e in quasi tutte le regioni», ha affermato. Il tema dell’occupazione e la proposta del M5s del reddito di cittadinanza ha visto protagoniste soprattutto le due candidate in un botta e risposta. «Non bisogna dire balle», ha detto Paita a Salvatore sul reddito di cittadinanza, attaccando poi il M5S sulla questione morale. Paita ha accusato il movimento di Beppe Grillo di avere schierato l’unico candidato che si è poi ritirato perche “in odore di mafia”. «È incensurato e non si è dovuto ritirare ma ha preferito farlo», ha puntualizzato Salvatore che ha sua volta accusato la candidata del pd: «Qui l’impresentabile sei tu», perché indagata per disastro colposo per l’alluvione di Genova. Dopo quasi due ore di confronto il sondaggio di opinione fra i telespettatori di Sky, che hanno risposto alla domanda “chi ti ha convinto di più?” ha visto prevalere Salvatore col 35%, seguita Toti (27%), Paita (25%) e Pastorino (13%).

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