IMU e Tasi: mazzata sulla casa. Arriva la patrimoniale del Governo Renzi

23 Mag 2015 7:37 - di Redazione

“II salasso fiscale sulla casa continuerà anche nel 2015. I sindaci e il fisco nazionale hanno alzato una cortina di fumo fatta di norme spezzatino, termini che slittano (ma solo per le amministrazioni pubbliche, i contribuenti sono tenuti alla puntualità), decisioni delle giunte che arrivano alla spicciolata, modelli per le dichiarazioni Tasi introvabili. Ma qualche informazione sulle aliquote di Imu e Tasi comincia ad arrivare. Poche buone notizie per i contribuenti. Le aliquote restano alte”, dato che ormai quasi tutti i Comuni hanno approfittato “di tutti i margini che la legge consente per aumentare fino al massimo l’imposta e la tassa sulla casa”, si legge su “Il Giornale” in un articolo a firma Antonio Signorini.

Aliquota massima a Roma: altro successo di Marino

“È il caso di Roma, che non può chiedere di più ai proprietari di immobili e confermerà le aliquote massime. O di Milano dove l’aliquota base dell’Imu è del 10,6 per mille e del 9,6 per gli immobili locati e la Tasi è al 2,5 per mille. Altri hanno continuato a premere sull’acceleratore, Bologna, silegge nelle tabelle elaborate da Confedilizia, ha portato al massimo la Tasi, al 3,3 per mille e al 10,6 per mille l’aliquota Imu, sia sugli immobililocati a prezzi di mercato, sia su quelli con contratti concor dati, che l’anno scorso erano al 7,6 per mille. Una forma di affitto che è incentivata dal fisco nazionale, ma che alivello a locale viene tassata come le altre”.

Casa: il quadro tracciato da Confedilizia è drammatico

“In generale le grandi città tassano di più, ma qualche Comune nel 2015 andrà in controtendenza. Barletta e Varese abbasseranno le aliquote Imu. Cagliari ha abbassato di un punto, dal 7,6 al 6,6 la tassazione sui contratti concordati. Aumenti decisi con leggi varate dai governi tecnici di Monti e Letta, ma che il governo Renzi non ha disinnescato. La patrimoniale locale, nel 2014 ha portato alle casse dello stato 25 miliardi e quest’anno – in piena era Renzi – ci si aspetta che porti ancora di più, spiega Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia.

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