Alfano si assolve: ricordate male, mai detto che sui barconi non c’erano terroristi

21 Mag 2015 12:15 - di Guglielmo Federici

Doveva essere il giorno dei chiarimenti per il ministro dell’Interno Angelino Alfano, ma la sua informativa alla Camera si è dimostrata anche meno convincente del previsto. Dalle sue “giustificazioni” emergono le palesi contraddizioni con le sue stesse affermazioni di pochi giorni fa. Domenica scorsa dichiarava: «Non abbiamo traccia di presenze di terroristi sui barconi» . Ora nell’informativa a Montecitorio sull’arresto del marocchino sospettato di essere coinvolto nella strage del Bardo a Tunisi, ritratta tutto: «Non ho mai escluso che l’Italia sia a rischio terrorismo».

Alfano si giustifica ma non convince

Ora Alfano scopre che la minaccia del terrorismo si nasconde nelle pieghe della nostra società e, soprattutto, che corre anche lungo le tratte dell’immigrazione clandestina. Smentendo se stesso, ha detto «non ho mai escluso che l’Italia sia a rischio terrorismo», aggiungendo che « ho sempre detto che l’allerta è elevatissima, anche sull’uso dei barconi per l’infiltrazione di terroristi, pur se finora mancano riscontri». Il 17 febbraio Touil è, infatti, arrivato in Sicilia a bordo di un barcone, a dimostrazione di come i jihadisti possono nascondere tra gli immigrati.«Andranno chiariti» i movimenti di Abdel Majid Touil, dopo il suo ingresso in Italia lo scorso 17 febbraio: «Tra quella data ed il 19 maggio non sono emerse evidenze della sua presenza sul territorio nazionale», ha detto Alfano che poi,  procedendo su una linea di massima cautela ha aggiunto.

«Va chirito il ruolo di Touil nella strage del Bardo»

Abdel Majid Touil è giunto a Porto Empedocle dopo essere stato soccorso su un barcone lo scorso 17 febbraio: dopo fotosegnalazioni e impronte, il questore di Agrigento ne ha disposto l’espulsione, ma «in quel momento nulla a suo carico era stato segnalato dalle autorità tunisine; ne consegue che non era considerato un soggetto pericoloso per la sicurezza nazionale», ha detto, giustificandosi, il ministro che nel giro di 24 ore è passato dal plauso per le nostre forze dell’ordine alla cautela più assoluta, anche in base ai punti oscuri della ricostruzione: l’assenza segnalata sul registro scolastico, l’ammissione dei familiari sulla sua presenza in Italia e gli ultimi riscontri che segnalano il ragazzo essersi incontrato con i terroristi del Bardo a Tunisi.«Gli sviluppi investigativi potranno aiutare a completare il quadro informativo e a fare pienamente luce su ogni dettaglio della vicenda, anche chiarendo quale ruolo abbia effettivamente svolto Touil nella strage del 18 marz», conclude il ministro dell’InternoAlfano, nella sua informativa alla Camerachiarendo quale ruolo abbia effettivamente svolto Touil nella strage del 18 marzo”. Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nella sua informativa alla Camera.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *