Sondaggio: il centrodestra è avanti in Veneto. E in Liguria cresce Toti

27 Apr 2015 17:05 - di Domenico Labra

Comincia ad essere bruttarella l’aria elettorale che tira per Matteo Renzi. Bruttarella e certificata pure dagli ultimi sondaggi. Il sogno di fare l’Asso piglia tutto pregustato dall’inquilino di Palazzo Chigi parrebbe perciò assai lontano dalla realtà.  Se si votasse oggi, secondo i dati dell’Istituto Demopolis, in bilico ci sarebbero almeno un paio di regioni rosse, mentre il centrodestra potrebbe confermarsi sia in Veneto sia addirittura in Campania. Per il resto, come ampiamente previsto,  Toscana, Puglia e Umbria dovrebbero essere ancora appannaggio del Pd. Insomma, margini sempre più ristretti nelle Marche, mentre il quadro in Liguria risulta ancora piuttosto confuso con il candidato del centrodestra Toti che sembra avere annullato del tutto lo svantaggio iniziale.  Un testa a testa che si profila anche in Veneto e Campania, regioni nelle quali si registra al momento un lieve vantaggio per Luca Zaia e Vincenzo De Luca.

Ultimo sondaggi

Risulta particolarmente confuso ed incerto lo scenario elettorale in Liguria, con 4 candidati attualmente in gioco: la renziana Raffaella Paita, vincitrice delle Primarie del PD, il forzista Giovanni Toti, Alice Salvatore del M5S e l’esponente della Sinistra Luca Pastorino”. “Si profila una sfida a due nelle altre Regioni chiamate al voto. In Veneto il leghista Luca Zaia è oggi in vantaggio sulla sfidante del PD Alessandra Moretti. Molto distanti appaiono il candidato del M5S Berti ed il sindaco di Verona Tosi”. In Campania – in base ai dati dell’Istituto Demopolis – si profila un testa a testa tra l’ex Sindaco di Salerno  Vincenzo De Luca e il Governatore uscente, Stefano Caldoro.

Sondaggi regionali

“In attesa della definizione delle liste per i consigli regionali – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – sono ancora numerosi gli elettori indecisi: quella scattata oggi, a 5 settimane dal voto, rappresenta la fotografia di uno scenario elettorale liquido ed in chiara evoluzione, destinato a modificarsi significativamente nelle ultime settimane di campagna elettorale”. “E’ un clima di crescente disaffezione – quello rilevato dall’indagine dell’Istituto Demopolis – che rischia di pesare in modo significativo sull’affluenza alle urne”. “Se il 37% degli elettori è deciso a votare, il 18% ipotizza oggi di recarsi alle urne, ma non è sicuro e potrebbe cambiare idea. 45 cittadini su 100 manifestano invece la chiara intenzione di non votare”. I dati sono tratti dalle rilevazioni del Barometro Politico effettuate nel mese di aprile 2015 su un campione rappresentativo dell’universo dei cittadini italiani maggiorenni residenti nelle Regioni interessate al voto. Metodologia ed approfondimenti su: www.demopolis.it.

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