Salvini contestato: le Marche ostaggio di centri sociali e immigrati

27 Apr 2015 18:23 - di Anna Clemente
salvini marche

Giornata ad alta tensione nelle Marche, dove i centri sociali e non solo si sono mobilitati per impedire il tour elettorale di Matteo Salvini, provocando anche scontri con la polizia.

Ad Ancona lancio di uova e bottiglie

I primi momenti critici ci sono stati ad Ancona, dove Salvini si è fermato in piazza Roma al banchetto leghista che raccoglieva le firme per presentare le liste. «Vattene, vergogna, fascisti», hanno gli urlato gli antagonisti, schierati dall’altra parte della piazza e separati dalle forze dell’ordine. I tafferugli sono esplosi quando i centri sociali hanno iniziato a lanciare uova e bottiglie contro il segretario e i militanti leghisti, tentando poi di sfondare il cordone di agenti. Ne è nato un corpo a corpo con la polizia, durante il quale sono volate anche manganellate. «Questi magari erano quelli che festeggiavano il 25 aprile parlando di libertà e democrazia», ha commentato Salvini.

Quel residence da «radere al suolo»

Seconda tappa a Porto Recanati, per visitare l’Hotel House, un complesso di 400 appartamenti in cui vivono immigrati di diverse nazionalità. Il residence doveva essere un esperimento di convivenza multietnica, invece è conosciuto soprattutto per fatti di cronaca legati ad attività di spaccio e a reati di microcriminalità. Inoltre, il 24 aprile proprio qui è stato arrestato uno dei presunti terroristi islamici coinvolti nell’inchiesta condotta dalla Dda di Cagliari: Alì Zubair, un pachistano di 46 anni con permesso di soggiorno spagnolo, che aveva trovato rifugio in uno degli appartamenti del residence. «Dovrebbe essere raso al suolo», aveva detto Salvini prima di arrivarci.

Le contestazioni di immigrati e Pd

«Non metaforicamente, ma concretamente perché si possono trovare soluzioni di alloggio meno costose di quel mostro, così come è stato fatto in altre parti d’Italia», aveva aggiunto il numero uno di via Bellerio, che però in quel condominio non è riuscito a entrare. Davanti al palazzone, ad attenderlo, ha trovato un centinaio di residenti, quasi tutti di origine maghrebina, che avevano bloccato l’accesso allo stabile e che non sono stati sgomberati dalla polizia. Il presidio, del resto, era spalleggiato dal sindaco Sabrina Montali e dal senatore Mario Morgoni, entrambi del Pd, e dai rappresentati sindacati con le bandiere di Cgil e Cisl. «E pensare che a chiedere l’aiuto della Lega sono stati cittadini africani e italiani perbene! A qualcuno conviene difendere il casino e lo spaccio? La soluzione per certa gente? Ruspa», ha poi ribadito su facebook Salvini, commentando l’accaduto.

Due feriti a Macerata

E un lancio di uova è stato messo in scena anche a Macerata, dove i militanti dei centri sociali si sono nuovamente scontrati con la polizia dopo aver cercato di sfondarne il cordone al grido di Bella, ciao. Gli agenti hanno caricato e due antagonisti sono rimasti feriti. Salvini è comunque riuscito a raggiungere il banchetto della Lega. «I fatti violenti di Ancona, Porto Recanati e Macerata inscenati da frange violente della sinistra sono gravissimi», ha commentato la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che insieme alla Lega appoggia il candidato governatore Francesco Acquaroli. «Il tentativo di impedire a Salvini e ad Acquaroli di svolgere serenamente la campagna elettorale – ha aggiunto – dovrebbe essere condannato da tutte le forze democratiche».

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