È morto Günter Grass. Nel 2006 confessò il suo passato nazista
Lo scrittore tedesco Günter Grass, premio Nobel per la letteratura, è morto oggi a Lubecca all’età di 87 anni. A renderlo noto la casa editrice Steidl. Il suo romanzo più famoso è Tamburo di latta (1959) il primo della trilogia di Danzica che comprende Gatto e Topo e Anni di cani. Il Nobel arrivò nel 1999, all’età di 72 anni. Grass fu vicino al partito socialdemocratico tedesco e quando fu abbattuto il muro di Berlino sostenne che mantenere il paese diviso in due era l’unico modo di proteggere la Germania da se stessa. Fu critico verso la politica di Israele e da ultimo verso quella della cancelliera Merkel, criticando il modo in cui la Ue aveva trattato la Grecia. Nel romanzo Il passo del gambero (2002) Grass trattò la tragica vicenda dell’affondamento della nave Wilhelm Gustloff, contribuendo al risveglio della memoria collettiva dei tedeschi. La nave ospitava migliaia di civili tedeschi in fuga dalle terre orientali del Reich e fu silurata da un sommergibile russo provocando diecimila vittime.
La confessione choc: sono stato nazista
Nell’agosto del 2006 Grass, all’epoca 78enne, intellettuale simbolo della sinistra tedesca, fece una rivelazione choc: “Da giovanissimo sono stato nazista”. Lo scrittore, alla vigilia dell’uscita dell’autobiografia dal titolo Sbucciando la cipolla (pubblicata da Einaudi nel 2007), confessò di essere stato arruolato nelle Waffen SS poco prima della fine della seconda guerra mondiale, rilasciando un’intervista al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung. Un’intervista che fu una bomba letteraria e politica, con polemiche e dibattiti in Germania e all’estero che durarono mesi.
L’autobiografia tradotta in 33 lingue
Nelle sue memorie Grass rivelò che all’età di 15 anni cercò di arruolarsi nella marina del Terzo Reich perché voleva diventare sommergibilista, ma fu respinto perché troppo giovane. Lo scrittore rivelò poi di essere stato arruolato dalle famigerate Waffen SS, i reparti militari d’elite guidati da Heinrich Himmler. Il libro autobiografico innescò una violenta polemica in Germania e all’estero, a causa della tardiva confessione di Grass. Molte le voci di importanti intellettuali che incolparono l’autore di Il tamburo di latta di aver taciuto per troppo tempo un particolare non irrilevante della sua biografia. Ma grazie al clamore suscitato dalle polemiche, il libro in Germania uscì due settimane prima della data inizialmente prevista, vendendo in un mese oltre 250.000 copie. Sbucciando la cipolla è stato tradotto in 33 lingue.