L’altro 25 aprile: quello di Meloni e Salvini per la Liberazione dal renzismo

25 Apr 2015 14:29 - di Priscilla Del Ninno

Meloni-Salvini rivelano l’altra faccia della Liberazione. Quella firmata FdI-Lega. Quella che non guarda al passato storico, ma all’immediato futuro politico. Quella contrapposta alla “linea Renzi” e ai suoi flop. Il numero uno del Carroccio e la leader di Fratelli d’Italia «lanciano nelle regioni Toscana e Marche, simbolo della peggiore sinistra, il Fronte di Liberazione che aspira ad essere la base sulla quale costruire una solida alternativa al renzismo».

Meloni-Salvini e il Fronte di Liberazione

Un’alternativa possibile, quella del fronte di Linerazione targato Meloni-Salvini, anche «nella Toscana del Monte dei Paschi e del Patto del Nazareno, e nelle Marche della crisi della Whirpool e del trasformismo di Spacca», dove – rilancia una nota diramata dall’ufficio stampa di Fdi – «nasce un polo che può davvero scombinare i progetti di chi pensa di poter imporre ai cittadini ricette indigeribili». E mentre viene preannunciata per i prossimi giorni una conferenza stampa di Salvini e Meloni, la nota che anticipa il il disegno politico del Fronte di Liberazione ricorda, tra l’altro, come «con Fratelli d’Italia e Lega Nord sono moltissime le liste civiche toscane e marchigiane che stanno aderendo a questo progetto, alcune delle quali non legate storicamente all’area del centrodestra. Le candidature alla Presidenza di Claudio Borghi in Toscana e Francesco Acquaroli nelle Marche, in ticket rispettivamente con Giovanni Donzelli e Luca Paolini, rappresentano la migliore offerta possibile per qualità e radicamento, ma soprattutto una speranza di buon governo per due regioni importanti e strategiche».

La Liberazione secondo Meloni e Salvini

«Un altro 25 aprile, un’altra occasione persa. Nessun passo avanti nel tentativo di costruire una memoria storica condivisa, una festa fatta per dividere non per unire»: questa la convinzione di Giorgia Meloni in merito alle celbrazioni odierne. Una considerazione, quella del presidente di Fratelli d’Italia, affidata a un video pubblicato su Facebook in cui la numero uno di FdI  sostiene come «il 25 aprile noi volgiamo lo sguardo ad un’altra ricorrenza: il 24 maggio. Il giorno in cui ricorre il centesimo anniversario dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra. Perché il 24 maggio – ribadisce la Meloni – Fratelli d’Italia sarà su tutto il territorio nazionale, a partire dai prati del Piave. E saremo lì per ricordare quegli italiani che si sono sacrificati perché l’Italia potesse essere libera e sovrana». E, sicuramente, un’Italia unita e solidale. Anche a questo guarda il progetto firmato a quattro mani da Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che definisce a chiare lettere e precisi intenti connotati e prosepettive politiche dell’opposizione di centrodestra. Esattamente come, anche le considerazioni su quest’ultimo 25 aprile postate dal leader leghista su Facebook, guardano da ben altra angolazione e con tutt’altro spirito le celebrazioni di oggi. «Peccato che oggi tante bandiere rosse occuperanno le strade, appropriandosi di un 25 aprile che fu anche altro. Liberali e democratici, cattolici e federalisti, non solo comunisti», scrive allora sul social network Salvini, che infine aggiunge e conclude: «Ma chi ricorda il passato tace sul presente, con l’Italia affamata dall’Unione Sovietica Europea, e occupata da una immigrazione di massa… La libertà è libertà sempre, non solo quando conviene»…

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