Ztl, clamorosa sconfitta di Marino. Il Tar ha bocciato gli aumenti tariffari
Il Tar del Lazio ha bocciato la delibera adottata dalla Giunta Capitolina sugli aumenti delle tariffe per l’accesso alle zone a traffico limitato (Ztl) del centro storico della Capitale. A darne la notizia è l’assessore alla Mobilità di Roma, Giulio Improta, autore della proposta con la quale venivano rideterminate le tariffe. «La decisione – commenta a caldo – mina il programma di contrasto al traffico privato, in particolare nel Centro Storico, portata avanti in questi 20 mesi, premessa essenziale del Piano Generale del Traffico». Valuterò col sindaco il da farsi, ha detto Improta che non esclude di rassegnare le dimissioni,. Non è escluso che stia pensando a dimettersi.
Ztl, il Tar dà torto al Comune
Il Tribunale amministrativo ha accolto dunque il ricorso del Codacons. L’associazione di utenti sosteneva nel ricorso che «gli aumenti sono illegittimi e creano disparità tra i cittadini». In base alla nuova delibera le tariffe dei residenti erano passate da 78 euro a 1.016 euro per cinque anni per i veicoli fino ai 19 cavalli fiscali, da 94 a 1.216 euro per quelli fino ai 23 cavalli fiscali e da 109 a 1.416 euro oltre i 23 cavalli. Chi invece non vive in centro doveva pagare 2.016 euro anziché 600. «La delibera del Campidoglio che ha sancito l’aumento delle tariffe Ztl – è la motivazione del Tra – non è stata supportata da adeguata istruttoria per spiegare come si sia pervenuti all’individuazione dei suddetti aumenti relativamente ai rispettivi specifici importi».
Il Codacons esulta
«Si tratta di una grandissima vittoria del Codacons, che contro gli incrementi tariffari aveva presentato ricorso al Tar, appoggiato da centinaia di cittadini che avevano aderito alla nostra azione», ha dichiarato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. «Ancora una volta la prepotenza del Comune di Roma è stata sconfitta dalla nostra associazione: basti pensare che solo poche settimane, sempre a seguito di ricorso Codacons, sono stati annullati anche i rincari per le tariffe degli asili nido. Ora chi ha pagato le nuove tariffe potrà chiedere all’amministrazione la restituzione delle maggiori somme versate».