Le toghe di nuovo in campo: vogliono essere “accarezzate” dallo Stato

17 Mar 2015 9:18 - di Redazione

L’Associazione nazionale magistrati ha bisogno di “coccole”, si sente “strapazzata”. «Uno Stato che funzioni dovrebbe prendere a schiaffi i corrotti e accarezzare chi esercita il controllo di legalità». Ma in Italia è accaduto il contrario: «I magistrati sono stati virtualmente schiaffeggiati e i corrotti accarezzati».

Le toghe: chi semina vento raccoglie tempesta

A parlare è il presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli, che, ospite a Unomattina, commenta  l’inchiesta di Firenze sulle tangenti sulle grandi opere. Lo scandalo delle tangenti sulle grandi opere è stata l’occasione per esprimere il proprio punto di vista e per fare chiarezza su quanto sta accadendo in Italia. Il riferimento di Sabelli è a una serie di interventi legislativi che avrebbero favorito i corrotti, a cominciare dall’epoca di Tangentopoli, per arrivare nel 2002 «alla depenalizzazione del falso in bilancio e nel 2005 alla riduzione della prescrizione». Aggiunge il presidente dell’Anm, Sabelli: «Chi semina vento raccoglie tempesta», ha perciò concluso il presidente dell’Anm, che ha anche chiesto a «chi ha responsabilità della cosa pubblica”di dare »il buon esempio perché nel Paese possa diffondersi la cultura della legalità». Come al solito la vicenda della Tangentopoli delle grandi opere riapre la “ferita” dolorosa del binomio tangenti e  favori.Un commento all’indagine fiorentina, quella di Sabelli, e dito puntato contro le istituzioni.

Commenti