Lo stop di Maroni: «Basta clandestini in Lombardia, ne abbiamo già troppi»

17 Mar 2015 14:26 - di Bianca Conte

Immigrazione: Maroni ha le idee molto chiare e pronte ad essere declinate alle richieste che mercoledì rivolgerà al ministro dell’Interno Angelino Alfano che incontrerà le Regioni sul tema. già oggi, però, alla vigilia del summit, il presidente della Lombardia ha pensato bene di avvantaggiarsi mettendo subito le mani avanti, anticipando: «Noi non siamo disposti ad accogliere altri clandestini, già ne abbiamo troppi». Una dichiarazione d’intenti che, se non stupisce, di sicuro non dà adito a possibili fraintendimenti.

Maroni sull’immigrazione

«È un incontro – ha spiegato Maroni – chiesto dal ministro dell’Interno con le Regioni in merito alla gestione dell’immigrazione e dei profughi, rispetto al quale le richieste e le lamentazioni istituzionali sono sicuramente tante, e le aspettative decisamente di meno. «Vedrò cosa ci chiederà», ha detto infatti Maroni, aggiungendo però anche a stretto giro che «visto che il suo direttore generale ha accusato la Regione Lombardia di essere poco solidale, dirò, cifre alla mano, che è tutto il contrario». «Il ministero – ha poi concluso il governatore – non può pensare di non coinvolgere le Regioni», e da subito: «Questo è il primo incontro – ha chiosato infatti il vertice di Palazzo Lombardia – finora non ce ne sono stati». E di certo il problema va gestito in collaborazione…

Come Maroni, già Salvini…

Ma in questa richiesta politica e istituzionale che nasce da un sentito allarme sociale, Maroni non è certo solo. Appena 24 ore prima, infatti, già Matteo Salvini in visita al Cara di Mineo, nel Catanese, il più grande d’Europa, aveva definito il centro «figlio del business dell’immigrazione fatto sulla pelle dei nuovi schiavi»; così come, dettando le linee guida del Carroccio contro gli sbarchi a raffica dei clandestini, aveva messo tra le priorità quella di «chiudere il Centro di accoglienza per rifugiati politici di Mineo e mettere le navi a difendere i confini», anche perché, aveva poi chiosato esaustivamente Salvini, i dispositivi «Triton e Mare Nostrum sono delle porcherie». A breve dal suo intervento, poi, il Vice Presidente del Senato Roberto Calderoli aveva affidato a un post sul Facebook la sua disamina del problema immigrazione. «Gli ospiti a spese nostre del centro di accoglienza per immigrati di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto vogliono la connessione wi-fi gratuita e denaro contante; si lamentano perché non gradiscono le lasagne e per protestare hanno bloccato la Statale ionica provocando l’annullamento di alcuni voli dal vicino aeroporto e ferito con un lancio di pietre alcuni operatori delle forze dell’ordine. Questi presunti profughi – ha quindi concluso polemicamente il suo post Calderoli – andrebbero presi e rispediti senza pensarci due volte nel paese dal quale sono venuti, ma dubito che un governo come quello che purtroppo ci ritroviamo sia in grado di adottare una decisione così elementare». Oggi, infine, la sintesi sul problema targata Maroni che sarà a breve affidata al ministro Alfano.

 

 

 

Commenti