Per Gino Paoli interrogatori “segreti”’, con Berlusconi usciva tutto e subito…

16 Mar 2015 19:58 - di Giovanni Trotta
Gino Paoli

«Quando sei qui con me, questa stanza non ha più pareti…». Deve essere questa frase che ha spinto i magistrati che hanno interrogato il cantautore Gino Paoli alla secretazione dell’interrogatorio. Il cantautore genovese è accusato dalla procura del capoluogo ligure di aver evaso 800 mila euro trasferendo su una banca svizzera 2 milioni di euro. I pubblici ministeri Nicola Piacente e Silvio Franz hanno interrogato Paoli nella caserma della Guardia di finanza a Genova per circa un’ora. Il cantautore era assistito dal penalista Andrea Vernazza e alla presenza dell’avvocato fiscalista Francesco Illuzzi che cura gli interessi fiscali del cantautore genovese. Dall’interrogatorio sarebbero emerse alcune fonti di prova che sarebbero utili all’indagine. L’indagine che riguarda Paoli è nata da una costola dello scandalo sulla truffa a banca Carige che portò in carcere, tra gli altri, anche il commercialista Andrea Vallebuona, ex braccio destro dell’allora presidente della Banca Giovanni Berneschi, al quale lo stesso cantautore si rivolse per far rientrare 2 milioni “al nero” trasferiti su un conto aperto in una banca svizzera.

Gino Paoli assistito dagli avvocati Vernazza e Illuzzi

Durante le intercettazioni ambientali, utilizzate dalla procura durante l’indagine su Carige, lo stesso Paoli viene sentito mentre discute del rimpatrio del denaro “senza doverlo scusare”. Secondo l’accusa, il cantautore avrebbe portato in Svizzera, nel 2008, due milioni di euro evadendone 800 mila non avendoli dichiarati nel 2009. L’inchiesta su Paoli è nata intercettando i protagonisti della vicenda sulla maxi truffa ai danni di banca Carige. L’interrogatorio era stato fissato per il 2 marzo, ma Paoli aveva presentato un certificato medico per una indisposizione. Legittima la procedura sulla secretazione, che purtroppo in altri casi non hanno ha funzionato: gli interrogatori sono comparsi infatti sulle prime pagine dei giornali poche ore dopo gli interrogatori stessi. Come mai Gino Paoli ha un trattamento diverso? Come sono lontani i tempi in cui erano quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo…

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