Il Papa annuncia: “Anno Santo straordinario”. Sarà dedicato alla misericordia

13 Mar 2015 17:20 - di Redazione

Il Papa annuncia  un Anno Santo straordinario dedicato alla Misericordia. L’annuncio è evvenuto  nel corso del rito penitenziale  nella Basilica di San Pietro. L’Anno Santo avrà inizio l’8 dicembre prossimo, a 50 anni dalla fine del Concilio Vaticano II, con l’apertura della Porta Santa in San Pietro, e si concluderà il 20 novembre 2016. La bolla di indizione sarà pubblica il 12 aprile, domenica della Divina Misericordia.

Cammino di conversione

Questo per il Papa è l’inizio di un vero itinerario di conversione improntato alla misericordia, e così lo ha delineato nella omelia del rito penitenziale,. Aprirsi alla misericordia è l’inizio di un cammino di conversione dal quale dipende una vera riforma e della Chiesa e della vita dei cristiani. Gesù, ha detto il Papa, “spinge ognuno di noi a non fermarsi mai alla superficie delle cose, soprattutto quando siamo dinanzi a una persona. Siamo chiamati a guardare oltre, a puntare sul cuore per vedere di quanta generosità ognuno è capace. Nessuno – ha sottolineato – può essere escluso dalla misericordia di Dio; tutti conoscono la strada per accedervi e la Chiesa è la casa che tutti accoglie e nessuno rifiuta. Le sue porte permangono spalancate, perché quanti sono toccati dalla grazia possano trovare la certezza del perdono. Più è grande il peccato e maggiore dev’essere l’amore che la Chiesa esprime verso coloro che si convertono”.

La peccatrice e il fariseo

La riflessione di papa Francesco in vista dell’annunciato Anno Santo contrappone l’atteggiamento della peccatrice e di Simone il fariseo nei confronti di Gesù: la prima sente “l’amore misericordioso di Gesù per lei, che la spinge ad avvicinarsi. È bene – esorta il Papa – sentire su di noi lo stesso sguardo compassionevole di Gesù, così come lo ha percepito la donna peccatrice nella casa del fariseo. In questo brano ritornano con insistenza due parole: amore e giudizio. Simone il fariseo, al contrario, non riesce a trovare la strada dell’amore. Rimane fermo alla soglia della formalità. Non è capace di compiere il passo successivo per andare incontro a Gesù che gli porta la salvezza. Simone si è limitato ad invitare Gesù a pranzo, ma non lo ha veramente accolto. Nei suoi pensieri invoca solo la giustizia e facendo così sbaglia. Il suo giudizio sulla donna lo allontana dalla verità e non gli permette neppure di comprendere chi è il suo ospite”.

La missione della Chiesa: testimoniare la misericordia

“Cari fratelli e sorelle, – ha quindi proseguito papa Bergoglio – ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno Santo della Misericordia. Lo vogliamo vivere alla luce della parola del Signore: Siate misericordiosi come il Padre”. Dopo aver indicato le date di svolgimento dell’Anno Santo e di averne affidato l’organizzazione al Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione, papa Francesco ha spiegato: “Sono convinto che tutta la Chiesa potrà trovare in questo Giubileo la gioia per riscoprire e rendere feconda la misericordia di Dio, con la quale tutti siamo chiamati a dare consolazione ad ogni uomo e ogni donna del nostro tempo”.

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