Ucraina, Putin: niente armi ma soluzione politica. Strage a Donetsk

11 Feb 2015 11:58 - di Elsa Corsini

Un colpo di artiglieria ha centrato una stazione di autobus a Donetsk, in Ucraina orientale, baluardo dei separatisti, causando la morte di almeno 6 persone e il ferimento di altre  otto mentre due minibus sono andati in fiamme. Intanto il  presidente ucraino Petro Poroshenko  che lunedì si è precipitato  a Kramatorsk per incontrare in ospedale le persone rimaste ferite nel bombardamento di razzi Smerch, ha confermato che nelle prossime ore sarà al vertice di Minsk con i leader di Russia, Francia e Germania. «Chiederemo – ha detto il capo di Stato – di fermare la guerra, il ritiro delle truppe e l’inizio di un dialogo politico senza alcune interferenza esterna».

Un’altra strage

Sono saliti a 19 i soldati uccisi e 78 quelli rimasti feriti nelle ultime 24 ore nella sacca di Debaltseve, dove i separatisti stanno accerchiando le truppe di Kiev. Lo sostiene il portavoce delle forze armate ucraine, Vladislav Selezniov, citato dall’agenzia Interfax.

Putin: soluzione politica

ll presidente russo Vladimir Putin conferma l’avvertimento agli Usa: se decideranno di armare l’esercito di Kiev, nel sud-est ucraino ci sarà ‘un’ulteriore escalation del conflitto. Il monito di Mosca accompagna le ultime tese trattative a poche ore dal vertice tra Putin, Poroshenko, Merkel e Hollande (formato Normandia). Fonti Ue, per tutta risposta, fanno sapere che, in caso di «chiaro fallimento» del negoziato di Minsk con Merkel, l’inasprimento delle sanzioni economiche contro Mosca tornerà oggetto di tavolo: «Il significato politico dell’invito è chiaro: la Ue è dalla parte di chi è aggredito», dicono da Bruxelles.

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