Sondaggi, così Mattarella convince gli italiani e traina Renzi e il Pd

7 Feb 2015 12:20 - di Eleonora Guerra

A una settimana dall’elezione, i sondaggi registrano un “effetto Mattarella” nell’elettorato. Il nuovo capo dello Stato ispira «molta o moltissima» fiducia nel 59% degli italiani, «15 punti in più rispetto a Giorgio Napolitano al momento della conclusione del suo mandato», sottolinea Repubblica, che presenta i dati dell’Atlante Politico di Demos&Pi, raccolti tra il 4 e il 6 febbraio.

L’effetto Colle su governo e partiti

Un “effetto” che si riflette anche sul governo, che risale di 4 punti rispetto al mese precedente, attestandosi al 46% come a dicembre. Anche il Pd come partito cavalca l’onda di questo consenso, raggiungendo il 37,7%. Numeri ben lontani dal famoso 40,8% delle europee, ma comunque superiori rispetto a gennaio, quando il gradimento era al 36,3%. Guadagnano qualcosa anche Sel e Ncd, passando rispettivamente dal 4,3% al 5% e dal 4,8% al 5,1%. Il M5s, invece, benché resti secondo partito, non sembra beneficiare granché della partita giocata sul Quirinale: è al 19,8%, sostanzialmente stabile rispetto al 19,7% di gennaio. Nel centrodestra solo Fratelli d’Italia guadagna qualcosa, passando dal 3,3% al 3,6%, mentre Forza Italia passa dal 15,8% al 14,3%. Gli azzurri restano comunque – e nonostante i problemi interni – il terzo partito, evitando il temuto sorpasso della Lega, che invece arretra dal 13% all’11,3%.

Il consenso dei leader: exploit di Meloni

Situazione diversa tra i leader, dove immediatamente dopo Matteo Renzi, promosso dal 49% degli italiani, si trovano Matteo Salvini, gradito al 33%, e subito dopo Giorgia Meloni, al 29%. Rispetto a gennaio il premier ha guadagnato 3 punti e il leader della Lega ne ha perso uno, mentre il vero exploit è quello della presidente di Fratelli d’Italia, che in un mese è salita nella fiducia degli italiani di 6 punti. Seguono Angelino Alfano, con il 26% di elettori che gli dà un voto uguale o superiore a 6 (a gennaio, il 25%), Silvio Berlusconi, 24% (23% il mese scorso), Nichi Vendola, anche lui 24% (18%), e Beppe Grillo, 19% (18%).

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