«Obama non ama l’America». Il “vecchio” Rudy Giuliani a gamba tesa

20 Feb 2015 20:53 - di Redazione

«Barack Obama non ama l’America»: breve ma intenso Rudolph Giuliani, poche parole, ma pesanti come macigni, rivolte a un presidente degli Stati Uniti che viene accusato di mancanza di patriottismo. Affermazioni gravi pronunciate non da un avversario politico qualunque, da un “ultrà” del’area del Tea Party, ma da Rudolph Giuliani, ex primo cittadino di New York.

Obama poco patriottico

L’uscita del “vecchio” Rudy, ribattezzato Sindaco d’America, considerato uno dei saggi della politica americana, lascia tutti di stucco, scatenando le ire della Casa Bianca (che parla di “affermazioni orribili”) ma mettendo in  imbarazzo anche la destra. Non a caso alcuni probabili candidati repubblicani per le presidenziali del 2016 hanno preso le distanze dall’ex sindaco contro. Tutto nasce da un intervento di Giuliani contro Obama a un cena privata svoltasi a Manhattan in onore del giovane governatore repubblicano del Wisconsin, Scott Walker, che in molti vedono in corsa per la Casa Bianca. «Non credo che Barak Obama ami l’America. Non vi ama. E non mi ama. Lui non ama questo Paese come lo amo io e come lo amate voi».

Il Giuliani che non t’aspetti

Le parole giudicate inappropriate – è il giudizio sostanzialmente bipartisan – e oltretutto sorprendenti per un politico navigato. Soprattutto quando si tratta del primo presidente afroamericano della storia Usa. E infatti è andata a finire che Giuliani si è dovuto difendere proprio dall’accusa di razzismo, quella da sempre mossa a chi nella destra americana non ha mai considerato Obama “veramente americano”: «Alcuni ritengono che sia razzista. Ho pensato fosse uno scherzo. Questo non è razzismo». Fatto sta che lo stesso Walker – che sedeva accanto a Giuliani nella serata incriminata – ha evitato di commentare, mentre il suo avversario alle primarie repubblicane, il senatore di origini cubane Marco Rubio, prende invece apertamente le distanze. Mentre l’America discute, la Casa Bianca, dopo la prima infuriata reazione, porta la polemica su Twitter: inaugurando l’hashtag #ObamaLovesAmerica.

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