Ebola, nuovi casi in Africa: l’Oms invita a non abbassare la guardia

19 Feb 2015 14:18 - di Redazione
virus letali

Ancora Ebola. Ancora Sierra Leone e Guinea tra i Paesi più colpiti. Ancora paura dell’epidemia e conseguenti richiami alle procedure da seguire scupolosamente diramati accanto ai nuovi bollettini dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Ebola, il bollettino dell’Oms

Dopo l’impennata delle scorse settimane il numero di nuovi casi di Ebola sembra essersi stabilizzato, con il totale che ha superato quota 23000. E mentre l’Oms diffonde le nuove cifre, dall’Onu arriva il monito a non abbandonarsi all’ottimismo perché l’obiettivo degli «zero nuovi casi» è ancora lontano. Nella settimana fino al 15 febbraio i nuovi casi sono stati 128, di cui 52 in Guinea, in calo rispetto alle settimane precedenti, appena 2 in Liberia e 74 in Sierra Leone, il Paese apparentemente più indietro nella lotta all’epidemia. Un aspetto preoccupante, spiega il documento, è che alcune comunità sono ancora ostili allo sforzo internazionale. «Tutti e tre i Paesi hanno riportato un aumento negli incidenti relativi al personale impegnato contro Ebola – scrive –. In Guinea e Sierra Leone sono avvenute 35 e 49 sepolture non sicure e 40 nuovi casi sono stati trovati solo dopo che i pazienti erano morti nelle comunità, lontano dalle strutture di trattamento».

Appelli alla sicurezza

Un appello a continuare negli sforzi e a perseverare nella ricerca della sicurezza attraverso l’ossequio alle procedure è venuto anche dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon, che ha ricordato che «più di metà dei nuovi casi si è verificata in persone che non sono state a contatto con pazienti conosciuti, e che una singola sepoltura non sicura può infettare fino a 30 persone». E dal momento che in Guinea ci sono state 39 tumulazioni non a norma mentre in Sierra Leone, nella settimana dal 9 al 15 febbraio, ce ne sono state ben 45, l’Oms ha ricordato come garantire sepolture in sicurezza ai cadaveri, altamente contagiosi, delle vittime dell’Ebola è in cima alle priorità nella lotta contro il virus.

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