Anche Benedetto XVI sarà presente al concistoro di San Valentino

13 Feb 2015 18:37 - di Redazione

Benedetto XVI ha accolto volentieri l’invito di Papa Francesco a partecipare al concistoro che si svolgerà sabato 14 febbraio nella Basilica di San Pietro per la creazione di 20 nuovi cardinali. Lo riferisce la Radiovaticana. Il papa emerito ha partecipato anche al concistoro del 22 febbraio 2014 per la creazione di 19 nuovi porporati. Dopo questo concistoro sono quindici i nuovi cardinali elettori in un eventuale conclave. Cinque europei, tre per l’Asia, tre per l’America Latina, due per l’Africa e due per l’Oceania,  Da America Latina, Italia, Germania, Argentina e Mozambico i cinque che hanno superato gli ottanta anni e saranno non elettori. Papa Bergoglio continua sulla linea tracciata da Paolo VI di una sempre maggiore internazionalizzazione, porta sempre più le periferie nel centro della Chiesa, esprime la visione di Chiesa di questo pontificato. Un gruppo di pastori, che nessuno più chiama come si usava un tempo “principi della Chiesa”, che domani mattina riceveranno la berretta in San Pietro nella messa presieduta dal Papa, e nel pomeriggio incontreranno il popolo per quelle che un tempo di chiamavano le “visite di calore”: fedeli, amici, anche molti curiosi, si mettono in fila per stringere la mano al “loro” cardinale. I porporati sono divisi tra alcune sale del palazzo apostolico e gli spazi dell’aula Paolo VI che in queste occasioni si affollano di gente di tutte le età, vestita nelle fogge e nei colori del mondo.

Con questo concistoro 31 cardinali elettori di Bergoglio

Sabato 14 febbraio non ci saranno nuove porpore per Usa e Canada, ce ne erano tanti già nel concistoro dell’anno scorso, e il numero rimane stabile. Nordamericani ed europei restano su percentuali di tutto rispetto, ma le nuove scelte sono attente a aree del mondo finora marginali nel governo centrale della Chiesa. In particolare L’Asia-Oceania viene molto rafforzata: ci sarà un cardinale in Nuova Zelanda – l’arcivescovo di Wellington John Dew; uno in Vietnam, – l’arcivescovo di Hanoi, Nguyen Van Nhon; uno in Myanmar (il primo nella storia della diocesi), – l’arcivescovo di Yangon Charles Bo; uno in Thailandia, anch’egli il primo tailandese – l’arcivescovo di Bangkok Francis Kovithavanij; uno nelle Isole di Tonga – l’arcivescovo di Tonga, Soane Mafi, che, nato nel ’61, diventa il membro più giovane del collegio, è presidente della Conferenza episcopale dell’Oceano pacifico e la sua diocesi non aveva mai avuto un cardinale. Molto significativa la nomina dell’elettore Gomes Furtazo, vescovo di Santiago de Cabo Verde, una delle più antiche diocesi africane. C’è un solo curiale tra i nuovi porporati, mentre i cardinali di curia sono attualmente un quarto degli elettori: avrà la porpora solo il francese Dominique Mamberti, fino a poche settimane fa “ministro degli Esteri” vaticano poi designato prefetto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica. Sabato saliranno a 31 gli elettori creati da papa Francesco, accanto a 60 creati da Benedetto XVI e 34 creati da Giovanni Paolo II. I non elettori creati da Bergoglio diventeranno otto. A elettori e non elettori il compito di consigliare e aiutare il Papa.

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