Arrestato e poi scarcerato perché “non pericoloso”. Ora è un jihadista

17 Gen 2015 11:11 - di Fortunata Cerri

«Il mio datore di lavoro è il jihad». È l’ultimo messaggio che il ventiduenne Anas el Abboubi, marocchino di nascita ma cittadino italiano, residente a Volbarno (nel Bresciano) ha lasciato sulla pagina di Facebook prima di dedicare la sua vita alla “guerra santa“. Un post accompagnato anche da una foto che lo ritrae con il kalashnikov in mano. Anas el Abboubi risulta tra i 53 combattenti italiani appartenenti alla galassia dell’estremismo islamico. Anas sembra da tempo sparito nel nulla.

Inseguire il sogno di diventare guerrigliero

Invece di utilizzare in Valsabbia la sua qualifica di perito elettronico appena conseguita è partito per Aleppo, come ricorda oggi Liberoper inseguire il suo sogno di diventare un guerrigliero. E da un anno si è persa ogni sua traccia. Gli esperti dell’antiterrorismo sono convinti che Anas stia combattendo sul fronte di Raqqa in Siria, tra le fila dell’Isis o dei seguaci di al Qaeda con il nome di battaglia Anas al Italy. Arrestato nel 2013 per terrorismo internazionale, il giovane non ancora 21enne, era stato scarcerato dopo circa quindici giorni di detenzione, e dai social network aveva continuato a postare frasi che inneggiavano al Jihad. Per gli inquirenti aveva conoscenze e frequentazioni sui social necessari per entrare in azione. Pare fosse pronto per un attentato. A Brescia sembrava volesse colpire la stazione ferroviaria e la caserma Goito, il Crystal Palace e il cavalcavia Kennedy, ma anche il questore e piazza della Loggia. Ma i giudici pur riconoscendo le sue posizioni radicali ritennero che il giovane aveva consultato video che tutti possono vedere su Youtube. E «la condivisione di file video, pur inserendosi in un percorso ideologico orientato al fondamentalismo islamico, non vale a configurare né la condotta di addestramento, né la fornitura di istruzioni». Prima di partire aveva scritto su Fb: «Dimmi, dimmi o mujahid, dimmi cosa ti ispira, se il sangue del nemico non ti sazia, preparati alla lotta, il paradiso ti aspetta…».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *