«È un rom» e quindi è stato assolto: aveva lasciato la bambina per strada

19 Dic 2014 17:04 - di Gabriele Farro

Un rom è stato assolto (incredibilmente proprio perché è un rom) dall’accusa di aver lasciato sola per strada la figlia di 7 anni, perché il reato di abbandono di minore «non può configurarsi in un semplice, e programmaticamente momentaneo, lasciare solo un bambino, quando tale circostanza non espone quest’ultimo a nessun pericolo».

«Dirlo sembra cinico, se non addirittura venato di razzismo – ha motivato il giudice, secondo quanto riferisce l’Eco di Bergamo – ma è semplicemente realistico quando i bambini stessi sono abituati a queste situazioni e conoscono perfettamente lo stile di vita nel quale sono destinati a crescere; e si ripete, senza che lo Stato-tutela ritenga di intervenire in qualche modo».

Rom “perdonato”, bambini “dimenticati”

La sentenza che sta già provocando un acceso dibattito online, è stata presa dal gup di Bergamo Tino Palestra chiamato a decidere sul caso di un rom bosniaco, vedovo e padre di 10 figli tra i 2 e i 27 anni, denunciato per aver lasciato una delle sue bambine sola per strada. La piccola, Stella, era stata notata da un passante seduta sulla scalinata delle Poste centrali di Bergamo, in via Locatelli. Sono arrivati i vigili che hanno trovato il padre nella stessa zona intento a chiedere l’elemosina e lo hanno denunciato. Il giudice, però, lo ha assolto, con la motivazione che trattandosi di una bambina rom è abituata a stare sola.

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