Ebola, anno terribile: 7842 morti. Primo caso di contagio in Scozia
Il 2014 passerà alla storia come l’anno horribilis per l’epidemia Ebola. Iniziata un anno fa in Guinea ha superato i 20mila casi, arrivando a 20081 nel conteggio dell’Oms. Il numero di morti è 7842, anche se manca l’aggiornamento di questa cifra dalla Liberia rispetto al 26 dicembre scorso. Dall’ultimo bollettino, datato 26 dicembre, ci sono stati 381 nuovi casi in Liberia, Sierra Leone e Guinea. La Sierra Leone si conferma il paese più colpito, con più di 9400 casi, quasi metà del totale. Molto alto, aggiunge l’Oms, il tributo degli operatori sanitari nei tre Paesi. Dall’inizio dell’epidemia se ne sono ammalati 666, (compreso il medico italiano di Emergency che per fortuna ora è in convalescenza), e 366 sono stati i morti.
Primo caso in Scozia
L’infermiera Pauline Cafferkey, risultata positiva al virus dell’Ebola lunedì a Glasgow dopo il suo rientro dalla Sierra Leone, è ricoverata all’ospedale “Royal Fee” di Londra in isolamento. Lo ha reso noto un comunicato della struttura sanitaria dove era stato ricoverato per lo stesso motivo un altro infermiere britannico, William Pooley. Una situazione che crea allarme: il premier David Cameron ha subito riunito l’unità anticrisi Cobra per discutere del caso.
Il NY Times: l’epidemia si poteva fermare mesi fa
L’epidemia di Ebola poteva essere fermata la scorsa primavera, quando si erano avute solo poche centinaia di casi, ma la situazione fu sottostimata da tutti gli esperti internazionali. Lo rivela un’inchiesta del New York Times, che ha ricostruito gli errori principali, a partire dalla decisione del capo del team del Cdc di far tornare a casa la squadra il 7 maggio, convinto che la situazione fosse sotto controllo. «All’inizio di maggio – spiega il quotidiano – il numero di nuovi pazienti in Guinea era diminuito molto, e non c’erano casi oltre il confine liberiano da un mese, mentre in Sierra Leone non c’era ancora stato neppure un paziente. Questo ha fatto pensare agli esperti che, come in tutte le altre epidemie di Ebola del passato, anche questa si stesse per esaurire spontaneamente». In realtà molti indizi della possibilità che il virus fosse solo “nascosto” furono sottovalutati.
Sott’accusa i pipistrelli della frutta
L’epidemia può aver avuto origine dal contatto tra uomini e pipistrelli della frutta: è questa l’ipotesi avanzata dal gruppo di ricercatori coordinati da Fabian H. Leendertz del Robert Koch-Institute di Berlino, pubblicata in uno studio sulla rivista Embo Molecular Medicine. Non sembra infatti che altri animali selvatici più grandi possano essere stati la fonte di infezione. Le epidemie da virus Ebola sono di origine zoonotica e si diffondono tra gli uomini sia tramite il contatto con fauna selvatica che con il contatto diretto con i pipistrelli.