Lo zio di Renzi imbarazza il nipote: «L’ho raccomandato per Bongiorno…»

6 Nov 2014 15:47 - di Guido Liberati

Matteo Renzi si è fatto raccomandare anche per «girare la ruota».  A rivelare il retroscena Il Fatto quotidiano che ha pubblicato gli estratti del libro L’intoccabile di Davide Vecchi, dedicato al premier, con un’intervista rilasciata da Nicola Bovoli, fratello della madre di Renzi. «Io lavoravo con Mike Bongiorno dal 1987 – spiega a Davide Vecchi lo zio di Renzi, imprenditore nel settore pubblicitario ed editoriale – Nel 1994, quando Matteo partecipò alla trasmissione La ruota della fortuna, eravamo amici. Mike un giorno mi confessò di essere in tensione: non riusciva a trovare un concorrente che spiccasse, così gli proposi Matteo, sostenendo che era un ragazzo vispo. Mike mi disse di fargli la selezione e lo prese subito; sì, lo segnalai io», rincara. Una partecipazione che fruttò all’allora studente universitario 48 milioni di lire nel corso di ben cinque puntate.

Nicola Bovoli, un nome potente dell’editoria

Bovoli, pur essendo sconosciuto ai più, è un imprenditore che ha fatto la fortuna di molti quotidiani grazie alle sue iniziative promozionali nel campo dei giochi. Su tutte, negli anni ’80, Portfolio di Repubblica, Replay del Corriere e il Bingo di Tv Sorrisi e Canzoni. Ma anche il Quizzy, il primo telecomando per giochi interattivi sulle reti Fininvest, porta la firma del manager toscano. Un imprenditore che non nasconde di essere “ingombrante” per il nipote politico. «Mi ha vietato di dirlo. In realtà, pochi sanno che siamo parenti, tant’è che quando capita che qualcuno mi chieda se sono suo zio, rispondo di no: è Renzi che è mio nipote». Un aiuto che si è concretizzato, secondo Bovoli, anche alle prime elezioni importanti, quelle per la poltrona di Palazzo Vecchio. «Gli diedi una mano per diventare sindaco a Firenze, sì. Io e altri amici» e «ho preso la tessera Pd per votarlo alle primarie». Ma è quella segnalazione per partecipare al quiz di Mike che colpisce. Raccomandato persino per “girare la ruota”.

 

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