Sfigati, vip e “compagni” tra i testimonial di Expo. C’è perfino la Blady…
Considerate un evento di respiro planetario, destinato a far parlare tutto il mondo, costato milioni di euro, scosso dalle tangenti e rimesso in sesto da un commissario ant-corruzione, in affanno sui lavori ma con l’ambizione di stupire più di Shangai, con l’obiettivo di richiamare in Italia milione di turisti e di operatori commerciali. Si chiama Expo 2015. Ecco, per promuoverlo all’estero, voi vi affidereste a Dolce & Gabbana o a Syusy Blady? A Ornella Vanoni o a Malika Ayane? Ad Andrea Bocelli o a Frankie Hi Nrg? Ebbene, la mastodontica macchina oraganizzativa dell’evento ha scelto i secondi, creando una lista di ambasciatori della grande rassegna milanese che odora di sagra paesana e di compagnia di sinistra, con la benedizione del sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Tutte persone perbene, alcune anche di talento, molte delle quali, però, con una notorietà personale che al massimo lambisce Sondrio e Bardonecchia.
Nella lista dei vip anche tanti sconosciuti
Ma che c’entrano Patrizio Roversi e Susy Blady?
Va bene tutto: in quella lista ci sono anche sportivi di medio e alto livello, architetti più o meno conosciuti, oltre a tesimonial stranieri molto presenti sui temi della globalizzazione tanto cari alla sinistra. Ma si tratta pur sempre di personalità. Quello che sorprende è che a rappresentare Expo 2015 nel mondo siano stati scelti anche due conduttore televisivi, Patrizio Roversi e Syusy Blady, che negli anni scorsi conducevano programmi sul turismo in Rai, prima di finire più o meno nel dimenticatoio. Bravissime persone, per carità, ma poco conosciute perfino nell’hinterland milanese. La Blady, nel maggio scorso, aveva provato l’avventura politica alle Europee con la lista dei “Green”, senza risultati. Ora però si cimenta, in un video che vi invito a vedere, in un tentativo di portare i turisti giapponesi in Italia con una tesi ardita: “Venite, ma qui in Italia vi avviso che non esistono gli spaghetti alla bolognese, solo tagliatelle». Preziosissima, non c’è dubbio.