Per Marino un’altra bocciatura: i servizi di Roma sono da 4 in pagella

24 Nov 2014 21:23 - di Anna Clemente

La qualità della vita a Roma non raggiunge la sufficienza. A certificarlo è la relazione 2014 dell’Agenzia per il controllo dei servizi pubblici della Capitale. Ma in Campidoglio si giustificano dicendo che la colpa è dei cittadini, che non capiscono, e di Palazzo Chigi, che non trasferisce i soldi agli enti locali.

Un 4 alla pulizia

«La qualità della vita a Roma nel 2014 – spiega il rapporto – ottiene da parte dei cittadini un voto medio pari a 5,71 su 10, proseguendo l’andamento discendente già rilevato nel 2013». I romani «giudicano severamente l’igiene urbana e in particolare il decoro e la pulizia della città», con «un voto ben al sotto della sufficienza: 4 in media». Inoltre, finiscono sotto accusa i trasporti pubblici di superficie, per i quali si registra «mancanza di sicurezza, controllo, manutenzione e pulizia».

La colpa? Dei cittadini che non capiscono

La bocciatura dei mezzi pubblici nel rapporto viene spiegata sostenendo che «l’obiettivo della razionalizzazione, che complessivamente ha comportato una riduzione delle corse, non è stato pienamente percepito» dagli utenti. E lo stesso tono giustificazionista, se non assolutorio, viene utilizzato per dire che se i romani hanno una qualità della vita così bassa non dipende dal Campidoglio, ma da Palazzo Chigi.

E anche un po’ di Renzi, che taglia i fondi

«Tra il 2010 e il 2014 il sindaco di Roma ha visto praticamente dimezzare le risorse a disposizione della città: -667 milioni di euro, pari al 48%», si legge nel documento, in cui si spiega che le cause dell’insoddisfazione vanno ricercate in fattori come l’impoverimento della gente e i «minori trasferimenti» agli enti locali. «È evidente che senza risorse adeguate il livello dei servizi non può essere giudicato sufficiente», ha commentato l’assessore ai Trasporti della giunta Marino, Guido Improta, sottolineando che rimane «irrisolto il tema delle risorse che lo Stato mette a disposizione delle Regioni e che la Regione trasferisce a Roma Capitale».

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